mercoledì 29 ottobre 2014

5-25-50, ma non sono numeri buoni per il Lotto. Ma descrivono il declino italiano.

Tre numeri racchiudono il rebus italiano: 5-25-50. L'‪Italia‬ rappresenta il 5% della popolazione europea (per questo lo ‪Ius Soli‬, pur temperato, ha senso! Oltreché per motivi etici); vantiamo il 25% della produzione (siamo la seconda manifattura d'Europa, dopo la Germania); ma deteniamo il 50% del ‪‎Welfare‬ (stato sociale) a debito. Nessuno - nella ‪Globalizzazione‬ sempre più incalzante - può vivere generando più deficit pubblico che ‪PIL‬. Viviamo al di sopra delle nostre possibilità. Tanto meno un Paese di vecchi quale ormai siamo (e la vecchia costa!).

Il Debito italiano è un problema perché sottrae alla crescita e agli investimenti, 80 miliardi di euro l'anno, spesi in interessi.

lunedì 27 ottobre 2014

Stress test, le banche tedesche hanno più derivati che crediti.

Le due banche italiane bocciate dagli Stress test - Mps e Carige - non raccontano tutta la realtà. Ma solo un pezzo: le banche italiane non hanno ricevuto aiuti dallo Stato.

Invece le banche tedesche hanno più derivati che crediti.

Tutto bene? Siamo sicuri? Arrivederci alla prossima Grande Crisi. Il sistema bancario italiano è più solido di quello tedesco, nonostante Mps e Carige.


martedì 21 ottobre 2014

Gli 80 euro non sono una mancia.

Le "mance da ottanta euro" è un'espressione usata da ‪Alessandro Gilioli‬ ed è offensiva verso chi ha stipendi bassi ed oggi riceve gli ‪‎80 euro‬. Chi li riceve, non li ha chieste, dopo anni di bassi salari, causati dallo scellerato patto dei Sindacati (bassa produttività, salari da fame). Uno di quei patti che ha distrutto il Paese.

L'espressione "mancia" ti fa sentire un'Olgettina che deve ringraziare il Paperone di turno. Ti dà l'idea di considerare tutti coloro che si sbattono, onestamente, per arrivare a fine mese delle sorte di Audrey in tubino nero che cercano un milionario in Colazione da Tiffany. Poi, sono gli stessi che mi chiedono il voto.

Non avete problemi di rappresentanza. Ma avete seri problemi con lo zoccolo duro del reale. Problemi a rappresentare - senza pregiudizi! - il Paese là fuori, che s'arrabatta anche con gli 80 euro, in una delle peggiori crisi economiche dal '29 ad oggi. Non sono una Miracolata se prendo gli 80 euro: lavoro con il mal di schiena lancinante, con la febbre, col tunnel carpale, in ogni condizione di salute. E voto in base alla coscienza, non con le mance elettorali. Smettetela di offendermi.

lunedì 20 ottobre 2014

Cosa non va in Italia.

Come funziona l'‪‎Ascensore Sociale‬? Male in ‪Italia‬. Gli ‪‎italiani‬ sono pessimisti: solo il 39% crede che per migliorare la propria situazione, serva una ‪Buona Educazione‬ (una ‪buona scuola‬). Sconfortante! E neanche credono che basti lavorare di gran lena. Per gli italiani (80%) servono invece fortuna - famiglia ricca - conoscenze giuste (ah, le relazioni!). Contro il 49% dei tedeschi che punta su lavorare sodo (il 73% di americani e 60% dei britannici). (‪Pew Research‬). Qui, capiamo i danni fatti dall'assenza di ‪‎meritocrazia‬ in Italia.

Solo il 15% degli italiani pensa che i suoi figli occuperanno una posizione finanziaria migliore della propria. Come francesi e giapponesi. Ma lontano dal 30% di spagnoli e americani, dal 38% dei tedeschi, dal 94% dei vietnamiti e dall'85% dei cinesi (PewResearch).

Per abbattere la disuguaglianza, li italiani vogliono tasse più basse. Il 68% chiede politiche pro crescita, tasse inferiori e non una redistribuzione stile socialista. Gli italianoi risultano scoraggiati da una tassazione eccessivamente alta.

venerdì 17 ottobre 2014

Le Regioni sono troppe. E sono troppi i governatori.

Ma i governatori delle ‪Regioni‬ hanno mai studiato ‪Insiemistica‬ alle medie? La teoria degli insiemi fa capire che l'espressione "i soldi degli altri" non ha senso. Anzi, è subdola e disorienta. Credono che le Regioni stiano su Marte o in un'Italia che ha uscite (spese) per 835 miliardi e 786 miliardi di entrate? I soldi sono di noi italiani, a prescindere dalla Regione in cui risediamo. La soluzione? Dimezzare le Regioni. E i governatori.

Solo il personale politico costa un miliardo. Ogni consigliere regionale costa 200 mila euro. In Sicilia 1,2 milioni di euro.

La spesa pubblica era al 46% del PIL nell'era del centrosinistra '96-2001. Con il governo Berlusconi è salita al 53% del PIL. La famosa o famigerata Spending Review nasce da qui: tenere a freno una spesa pubblica aumentata "senza controllo" nell'ultimo decennio, un periodo di decrescita.

- "Nel periodo 1994-2001 la crescita complessiva dell’eurozona è stata pari al 20,3 per cento. L’Italia, nello stesso periodo, ha messo insieme un aumento complessivo del Pil pari al 16,5 per cento". Ma "nel periodo 2002-2013 la crescita complessiva dell’eurozona è pari al 10,1 per cento (metà di quella precedente)" scrive Giuseppe Turani nei suoi magnifici editoriali su La Nazione. Ma "la crescita complessiva dell’Italia è uguale a meno 1,9 per cento." "Il che significa che si è rotto qualcosa dentro la società italiana".  

giovedì 16 ottobre 2014

Dimezzare le Regioni, subito!

L'Italia ha uscite (spese) per 835 miliardi e 786 miliardi di entrate.Dimezzare le Regioni, subito!

lunedì 13 ottobre 2014

Burocrazia, giustizia lumaca e modelli previsionali sul banco degli imputati a Genova.

Vite umane, dal valore inestimabile, perse. Disastri inenarrabili di vite ed attività travolte dal fango. E ‪Genova‬ avrebbe speso un terzo (!) di quanto ha sborsato, a causa dei tempi-lumaca della ‪‎burocrazia‬ e della ‪giustizia amministrativa‬. Per non parlare della tragica beffa finale: il premio produttività a dirigenti che non hanno fatto nulla, pare, per mettere in sicurezza la città.

Ma sul banco degli imputati ci sono anche i modelli previsionali, che sembrano non funzionare più nell'era dei Cambiamenti Climatici. L'Italia vuole investire nel suo futuro o vuole continuare a subire i Fenomeni (dal global warming alla Globalizzazione, dall'IT alle migrazioni eccetera), lasciandosene travolgere in maniera irresponsabile; oppure il Paese vuole prendere l'iniziativa ed imparare a governare i fenomeni, in un mondo che cambia a gran velocità? L'Italia rischia "la fuga verso la deroga" e verso l'irresponsabilità...

Fino a quando abuserete della nostra pazienza?

mercoledì 8 ottobre 2014

Ma quando mai Maggie Thather ha smantellato lo Stato sociale inglese?

La ‪sanità‬ nel Regno Unito è gratuita (e funziona abbastanza bene, anche se la sanità francese e italiana sono migliori). La ‪‎democrazia‬ in Uk è solida (vedi il democratico ‪‎Referendum‬ scozzese: vi risulta che la Spagna faccia votare i barricaderi catalani?). I terroristi dell'Isis a Londra vivevano solo di ‪‎sussidi‬ statali: ‪‎case popolari‬ più mantenimento figli a carico. Il partito conservatore e lo UKIP vogliono escludere gli immigrati europei dai benefit del ‪Welfare‬ inglese: anche gli immigrati UE percepiscono il sussidio di ‪#disoccupazione‬. Chi vi ha raccontato la sòla galattica che il ‪Welfare State‬ è stato mantellato in Gran Bretagna? Chi vi ha raccontato la sòla galattica che l'Italia sarebbe meglio? Ma quando mai? Matteo Renzi vuole sostituire Padoan con ‪Yoram Gutgeld‬? Vuole sfondare il 3%, alleandosi con l'Spd e Hollande? Allora metta sul piatto: 24 miliardi per le tutele dei lavoratori (‪‎Riforma‬ del ‪Lavoro‬) + 40 miliardi di euro di tagli di ‪#‎tasse‬. Peggio di così, francamente, non può fare.

lunedì 6 ottobre 2014

Verità in tasca.

Sembra che in Italia ci sia qualcuno con la verità in tasca. E qualcuno che è sempre sprovveduto e che ci casca sempre. Ma i fallimenti e le delusioni per esponenti di ogni (ogni) parte politica, dimostrano che nessuno ha davvero pensato al Bene Comune, nessuno ha avuto una vera visione lungimirante (tranne rare eccezioni, come Tommaso Padoa-Schioppa e pochissimi altri). La corruzione dilaga, l'evasione pure, la partig'neria sconfina nella idolatria. Ognuno si è limitato a coltivare il proprio Orticello, spesso fregandosene di far funzionare la Macchina. Il risultato? Un Paese inceppato, dove la macchina arretra e consuma troppo, drenando risorse che sarebbero necessarie per la crescita.

Il prossimo Presidente della Repubblica deve essere donna.

La questione delle Dispari Opportunità (l'incompiuta emancipazione femminile) si inquadra nel nodo ancora irrisolto della storia italiana riguardante l'identità nazionale ed entro uno scenario ancor più generale di una “incompiuta democrazia”. Se scelgono le donne solo per il ‪‎Provino Tv‬, significa che il ‪Fattore D‬ è ancora lontanissimo. Per questo, spero che il prossimo Presidente della Repubblica sia donna e si conquisti il posto per meriti propri. E se è anche anti-partitocratica, ma libertaria, è pure meglio. La “cittadinanza asimmetrica”, eredità del fascismo, riceve una forte accelerazione durante la Resistenza. Ma fino al 1996 (!) rimase in vigore la sezione del Codice Rocco, secondo cui la violenza carnale ledeva la moralità pubblica e non la persona. Solo la riforma del '75 abolì le principali discriminazioni tra marito e moglie nei rapporti successori, patrimoniali e personali. Solo le marce femministe degli anni '70, sostenute dai Radicali e tanti libertari, hanno liberato le donne. Ma ancora le dispari opportunità sono un problema, e lo dimostra il fatto che non abbiamo ancora avuto una donna ai vertici delle maggiori istituzioni italiane. E il ‪Premio Donna‬ 2008 conferito a l Presidente della Camera Laura Boldrini‬, un premio calato dall'alto senza senso, dimostra che ancora oggi fanno carriera in politica solo le donne, spinte dagli uomini. Ancora oggi vince il ‪Pink Washing‬, da ‪SEL‬ a ‪Forza Italia‬, passando per il ‪‎PD‬. Forse, solo il Partito Radicale ne è in parte immune, ma perché ‪Emma Bonino‬ ha una forte personalità, grandi capacità e vocazione politica (ma a volte ha sbagliato pure lei con Pannella). Quando venne lanciato il tema del divorzio - grazie a Loris Fortuna, socialista, e al radicale Pannella - il Pci si spaccò in due. Poi, quando decise, era perfino convinto di perdere (!), tanto era distante dalla società vera. Per i diritti civili, bisogna ringraziare le donne italiane - di tutti gli schieramenti - che votarono in massa per il sì. Mica i partiti. Quelli hanno sempre cercato di mettere zizzania fra le donne. Il prossimo Presidente della Repubblica deve essere donna. A favore di vere Parti Opportunità per tutti: donne e Lgbtq. Se è anti-partitocratica e sui diritti civili libertaria, è anche meglio.