giovedì 31 ottobre 2013

La Veduta Lunga dei Kattivi Maestri

Ernesto Nathan Rogers: «Se i popoli hanno i governi che si meritano, anche i governi hanno gli architetti che si meritano». Fu vero per tanti, ma non per il genio del Razionalismo italiano. Un Kattivo Maestro che ha regalato all'Italia la Modernità, la capacità di essere Avanguardia. Per questo, a volte, conviene diffidare da coloro che - in nome di ideologie, magari superate dalla storia - vogliono impedirci di seguire i "Cattivi Maestri". Perché chi porta il suo Paese nella modernità, svecchiandolo dalle incrostazioni obsolete ed anacronistiche, non è detto che sia Kattivo come l'Ideologia di cui è portatore (sano). Anzi, a volte il Cattivo Maestro è solo un Illuminato che vede Oltre il suo naso. La #VedutaLunga conta, non l'ideologia. Poi, certo, i Cattivi Maestri sono spesso eccezioni, e non vanno presi come esempi per tutti. Ma l'Innovazione è spesso laddove non te l'aspetti. Anzi, dove credevi ci fosse il Baratro.

Forse Renzi è meno peggio di come credete voi anti Renziani, o no?

Palese? La Shock Economy vi travolgerà.

La glasnost di Gorbaciov fu geniale. Diventò, in breve tempo, il grimaldello per scardinare l'URSS, una delle più terrificanti dittature totalitarie del '90, dopo il Nazismo. Ha portato al dominio post-democratico (o pre-dittatoriale) di Putin: il più grande esperimento neo-liberistico dopo il Cile di Pinochet, se avete letto Shock Capitalism di Naomi Klein. I ChicagoBoys italiani ringraziano i trasparentisti, e hanno le loro ragioni di ridere sotto i baffi (e dico baffi, non a caso!).

“Il peggior nemico del bene è il meglio”. E lo dico a chi vorrebbe la Democrazia come una "casa di vetro". Anche i nazisti usavano certi concetti come grimaldello. Ma per i loro scopi. Stiamo attenti: non calpestiamo la democrazia. Magari per inseguire cose di cui nessuno sa niente. Ricordiamoci che fine hanno fatto le "case di cristallo" e la Glasnost (da Gorbačëv a Putin). Poi, certo, anche a me piacerebbero l'Utopia, il Mondo Ideale. Per ora mi accontento degli (ottimi!) Open Data. Sulla Trasparenza Per Tutti, occhio ai tranelli... “Il peggior nemico del bene è il meglio”.

mercoledì 30 ottobre 2013

La secessione è sotto i vostri occhi

"Voi non lo avete capito, ma la #secessione e' in corso", anche sr è una secessione "aziendale" e non fra Stati. "Adesso chiediamoci: che cosa hanno ottenuto le MIGLIAIA di aziende italiane che si sono spostate oltreconfine? Hanno ottenuto di... di NON PAGARE PIU' UNA LIRA A ROMA, non contribuire piu' ad un sistema che sprecava i soldi, ad un sistema che disprezzavano, che ritenevano alimentare parassitismo e fancazzismo" (Uriel).

L'Italia non fa niente per farsi rispettare da chi è fuggito. E quando finisce un amore, Zac!, è traumatico ma necessario troncare ogni rapporto.

martedì 29 ottobre 2013

Dialettica. E sintesi.

A me Civati piace. A me le larghe intese non piacciono. Sto cercando di trovare una sintesi fra la frase A) e la frase B).

Se vedessi trionfare di nuovo MisterB, mi verrebbe l'orticaria. Se Renzi è il male minore, vedremo. Tanto il ragazzotto è ambizioso: fra 3 anni vuole fare le Primarie per diventare il Leader d'Europa. Bastano 3 anni di cura Renzi, e poi potremo passare a Ciwati più Barca.

lunedì 28 ottobre 2013

Renziani vs. Ciwatiani mica è un derby

I miei amici, di area PD, sono divisi esattamente a metà: metà voteranno per Renzi, metà per Civati. Mi chiedo però se da parte dei supporter di Civati sia efficace insultare, sempre e comunque, chi voterà per Renzi. C'è chi definisci gli elettori di Renzi, edonisti anni '80: ma alcuni neanche erano nati in quell'epoca! E quando li insultano, lo fanno con quell'aura di Superiorità Morale che per due decenni ha fatto la fortuna di MisterB: un atteggiamento tafazziano, da soliti RadicalChic fuoritempomassimo. Mi pongo questi dubbi perché in ogni post, in cui i Ciwatiani tendono a prendere in giro Renzi, per dimostrare la superiorità intellettuale di Civati (e perfino di Pittella! Lì si rasenta il comico, vi assicuro!), si cade nella faziosità più ridicola. Se mi chiedete per chi voterò, propendo per scrivere un surreale "Carpe diem" sulla scheda. E, in questo momento, vi confesso che se si presentasse un anziano economista in borghese con un Blackberry vecchio di 5 anni, riscuoterebbe pure il mio interesse. Perché so che non mentirebbe sullo stato, drammatico, delle finanze italiane. E non mi cercherebbe di vendere fumo, ma magari tenterebbe di salvare il salvabile in questo astioso presente. Se poi, tagliasse le spese inutili per 50 miliardi all'anno, diminuendo le tasse, potrebbe perfino guadagnarsi il mio voto, chissà. Perché sia chiaro che chiunque voglia che lo Stato continui a spendere in più di quanto riscuota, vuole aumentare le mie tasse. E la misura (fiscale) è colma.

La patrimoniale, poi, non oso neanche ipotizzarla: non ve la pagherei, anzi, organizzerei il Tea Party in due minuti. Anche solo per mandarvi tutti a Quel Paese.

martedì 22 ottobre 2013

Le migliori intenzioni di Enrico Letta non rendono l'Italia un Paese migliore

Enrico Letta, come Bersani, è una brava persona. In più, rispetto a Bersani, sa le lingue. Letta sarebbe un ottimo ministro in qualsiasi governo. E in più ha leadership di velluto: una dote da rivalutare (perché il decisionismo di Craxi - Marchionne - Renzi è pericoloso in un'Italia, profondamente ideologizzata nonostante la fine delle ideologie).

Però le migliori intenzioni di Enrico Letta non rendono l'Italia un Paese migliore. Perché il governo Brun-Etta che toglie l'IMU ai ricchi sulla prima casa, ipoteca la vera portata del taglio del Cuneo Fiscale. Una riduzione che fa da leva per 1,5 miliardi. Ma potrebbe avere un Effetto Leva superiore, se il taglio fosse più incisivo. E non decurtato da quell'inutile regalo ai Ricchi Paperoni con Case da Nababbi.

Le migliori intenzioni di Enrico Letta non rendono l'Italia un Paese migliore. A pagare sono due classi sociali: la classe media, con quattro soldi di risparmi e due stanzette al mare, magari prestate ai nipoti coi genitori precari (che altrimenti non potrebbero permettersi le vacanze); e gli incapienti/ precari che sono gli italiani di SerieB dagli anni '90. Sia chiaro, il declino colpisce tutti, però chi è già vicino alla "soglia di povertà", rischia grosso. La stangata è per i Soli Noti. Gli Usual Suspects.

Chiunque vinca le Primarie del PD, e si candida a governare il Paese, deve resuscitare la MiddleClass e dare un futuro a chi teme il NoFuture. Tutto il resto sono chiacchiere, dopo questa manovra. Ed Enrico Letta non ha potuto fare meglio soprattutto a causa di una coalizione (fortemente ipotecata dalla destra) che non capisce l'Effetto Leva del CuneoFiscale ma vuole solo regalare caramelle-elettorali a chi vive in case da ricchi. Ma a che serve tutto ciò, Mister President? Ai ricchi serve un regalo da mille euro? Non sarebbe meglio un più deciso taglio al Cuneo per ridsare fiato alla Classe Media, sfiancata da un quinquennio di crisi e da un ventennio di crescita anemica?

lunedì 21 ottobre 2013

#OccupyFuture

Ho girato quasi tutti i centri sociali d'Italia fra gli anni '90 e il 2001. Sono andata a raccontare la "rivoluzione digitale" a chi non sapeva cosa fosse un cavo o una Bbs prima del Web, a fare iniziative per raccogliere soldi per cablare i CS e spiegare loro perché dovessero fare rete invece di fare la fine degli Autonomen tedeschi nelle "riserve indiane". Abbiamo visto crescere una generazione che è sempre connessa, che è digitalmente evoluta e che studia in università, ed è aperta al dialogo con tutti, senza voler zittire nessuno. Spero che il "meglio di questa gioventù" venga ascoltata per ciò che ha da dire, per le storie che ha da raccontare, e non solo per le saracinesche abbassate. "Dare voce a chi non ha voce" era il nostro slogan, dieci anni prima di Indymedia e del primo Hackmeeting. Ragazzi, date voce a chi non ce l'ha, a chi è ultimo fra gli ultimi, a chi non ha mai avuto pari opportunità. L'Italia esprimerà tutto il suo potenziale di creatività, quando non ci sarà più uno steccato invalicabile, una cortina di ferro, fra cittadini di serie A e serie B, ma quando verranno offerte pari opportunità a tutti, fin dall'asilo, in modo che ognuno esprima il suo talento e trovi la sua strada nella vita. Liberamente, pacificamente, e con un pizzico d'ironia. Kotiomkin docet!

Elogio del talento e del vero merito

Questo è un pezzo sul talento che, "se non si appoggia al carattere, conta meno di zero". Questo è un pezzo non (solo) sul calcio. Vendica tutte le vittime dei cliché da salottini e circolini chiusi che si londano e imbrodano solo fra di sé. Chi ti dà per finito perché non hai rispettato le Regole, i Comandamenti, i Tempi, il Bon Ton, ma non conosce neanche un'unghia delle tue potenzialità e delle tue capacità, ignoralo. Va' per la tua strada, lavorando a testa bassa, ancora più duramente di ieri. Prima o poi, il talento (quello vero, non il soufflé mediatico, la panna-montata patinata, da bolla subprime) emerge. Il resto, si sgonfierà. Come ogni stereotipo, costruito a tavolino. Ecco perché la meritocrazia è il vero Ascensore Sociale, mentre le "Signorie costruite con gli intrecci di Relazioni" sono incrostazioni post-feudali. Solo destinate ad essere spazzate via al primo vento d'autunno insieme alle foglie morte.

domenica 20 ottobre 2013

Vecchi diritti e nuovi reati. Quali pericoli portano i reati di omofobia e negazionismo?

I liberali di centrodestra e i libertari di sinistra italiani sono - secondo me, giustamente - preoccupati dal rischio di proliferazione dei reati: reato di omofobia; reato di negazionismo; femminicidio eccetera. L'Italia rischia di cadere in una sindrome scivolosa. Di avvitarsi in una spirale pericolosa. Reati che, se interpretati alla luce della Politically Correctness, possono portare ad aberrazioni terrificanti, ipotecando la Libertà d'Espressione. In effetti il rischio, in un'Italia che ogni vent'anni ha rigurgiti giustizialisti, esiste. Resta il fatto che in Italia bisogna spingere sulla cultura più che sulle normative giuridiche, ed è verissimo. Ma la cultura e la scuola, che fanno? Purtroppo incontriamo l'#omofobia, la xenofobia e il negazionismo sull'autobus, in fila al supermercato, in coda alle Poste. Ogni giorno. Un fenomeno che a Londra o a Parigi vedo in misura inferiore... O no? Certo, la LibertàDiEspressione va preservata, in primo luogo. Su questo non ho dubbi: nessuna censura. Però una società deve tutelare tutti, e anche questo è fra i diritti umani, e non solo delle minoranze.

mercoledì 16 ottobre 2013

Nessun moralismo su Fabio Fazio. Ma la RAI deve cambiare pagina

Nessun moralismo su Fabio Fazio: la nostra è una denuncia contro il nepotismo e le raccomandazioni, un male endemico italiano che sta rovinando la principale industria culturale in Italia, la RAI. La nostra è una denuncia contro le voragini di bilancio che rischiano di mandare in rosso la RAI mentre noi paghiamo il canone - e più canoni se si possiedono più case. Scrive Aldo Grasso: "Decide il mercato, soldi ben spesi se il programma ha un buon ritorno pubblicitario. Calmierare i compensi è opportuno". Benissimo, vero. E agginge: "Se c’è da calmierare i compensi, la battaglia è più che giusta. Se c’è da promuovere una campagna di «pulizia etnica» per restituire verginità a Viale Mazzini bisognerebbe cominciare a denunciare tutte quelle persone che occupano indegnamente un posto, dirigenti compresi, tutti quei conduttori che sono stati messi lì grazie a una raccomandazione e fanno flop, tutti i «fornitori» che profittano di un intervento dall’alto. Ho più volte criticato «Che tempo che fa» ma dovessi stabilire un ordine nell’epurazione non mi sentirei certo di considerare la trasmissione una priorità". Verissimo. Però facciamo questa battaglia. Non per moralismo, ma perché gli italiani sono stufi di pagare il canone su ogni casa, per vedere una RAI inguardabile.

La banalità del Male si può sconfiggere. Rendendo reato il Negazionismo

Ieri in Italia siamo ripiombati negli anni più neri. E di fronte all'Irrazionalità del Male Assoluto, chi siamo noi per giudicare? Ma se fossimo i parenti delle vittime, saremmo sempre così Razionali? Che si può fare di fronte alla Banalità del Male, oltre a rendere obbligatorio la lettura di Hannah Arendt nei licei e del Diario di Anna Frank alle medie?

Il negazionismo deve diventare REATO. Perché nessuno si permetta mai più di negare gli orrori del nazismo (ma anche quelli di tutte le ideologie che hanno impestato il '900: leggi, comunismo). Se l'Italia non riesce ad uscire dal XX secolo ed entrare nel XXI secolo, come ogni democrazia occidentale, è solo per un motivo: che a furia di sdoganare fascisti e P2isti, gli italiani hanno dovuto digerire ogni cosa, anche le più indigeribili. Roba che in Germania sarebbe reato. Perché sa che il negazionismo è criminogeno.

I risultati del negazionismo e dello sdoganamento continui sono evidenti, sotto gli occhi di tutti. Il negazionismo genera mostri. E il ventennio berlusconiano li ha resuscitati e ora i fantasmi continuano ad impestare il presente. Invece è giunta l'ora di seppellire le asce di guerra, in cambio di Verità e Giustizia. Le ceneri dei Criminali Nazisti andrebbero sparse in mare come hanno fatto gli americani con Osama Bin Laden. I grandi criminali vanno trattati così. Come i greci trattavano i nemici con l'Ostracismo. Concordo con Massimo Gramellini: la giornata di ieri è solo frutto della Cialtroneria Italiana. Rendere il negazionismo reato, è un primo passo per allinearci alla democratica Germania, un Paese che ha fatto i conti col Nazismo. Mentre l'Italia non ha mai fatto i conti col Fascismo. E i risultati, eccoli qua in tutto il loro orrore.

martedì 15 ottobre 2013

Fabio Fazio e i compensi da Star economy. Molto rumore per nulla?

"Non giudico sui compensi altrui, soprattutto se possono essere sostenuti dalla pubblicità e se hanno un senso e fondamento produttivo, giudico gli sprechi e gli eccessi ingiustificati e improduttivi. Quello che chiedo ai potenti della Tv è di ricordarsi più spesso di chi lavora dietro le quinte, non solo di straforo durante l'ultima puntata...
Anche le maestranze contribuiscono al successo di un programma e quindi permettono compensi a tanti zeri a chi ci mette la faccia" scrive Stefano Belviolandi di ChannelBiz. Vero. Un prodotto editoriale nasce dal contributo di tutti, e mai solo dallo zampino finale delle Star. La "Stars economy" esiste e nessuno vuole abolirla: ma Adriano Olivetti ha ben spiegato che fra il meno noto dei lavoratori e il Ceo, non deve esserci un gap superiore a 10-20 (massimo 30) volte.
  
Il pauperismo non esiste e chi scambia certe polemiche per pauperismo, non conosce l'Abc dell'economia. In Italia gli stipedi sono troppo bassi e troppo tassati. Il problema è la Pubblica Amministrazione che vive al di sopra delle sue possibilità, secondo la lettera di Trichet e Draghi. Mica saranno pauperisti i banchieri centrali? Ma va là: vogliono che le aziende pubbliche non vadano in rosso. Perché i contribuenti non possono essere tassati per salvare le aziende pubbliche che non vanno in pari. Quindi? Le aziende pubbliche possono pagare bene SOLO SE non fanno debiti. Il problema non è quanto guadagna la trasmissione di Fabio Fazio, ma quanti debito ha la RAI. Il giorno in cui la RAI farà profitti o sarà in pari, potrà pagare gli stipendi che vuole a chi vuole: trasparenza e meritocrazia. Il resto sono chiacchiere. Semplice, no? Si chiama Mercato. Libero mercato.
  
Dopo il divario culturale, in Italia andrà superato il divario nelle conoscenze economiche. Se un'azienda spende più di quanto incassa, va ristrutturata. E un'azienda che fa debiti, non può dare gli stessi stuipendi alti delle aziende sane che non fanno debiti, ma registrano profitti! Vedi le richieste di Almunia per lo stipendio di Alessandro Profumo a Mps. Ma gli italiani ignorano tutto ciò e su Fabio Fazio fanno polemiche inutili. Invece dovrebbero fare presente: la tua azienda è indebitata o no? A quanto ammonta il deficit? E chi ripiana i debiti dell RAI, lo Stato o no? Con le nostre tasse o no?

La Celebrity's Economy fa bene all'economia quando l'azienda che paga è in salute e può permetterselo. E non fa debiti per pagare certi mega stipendi. Il problema non sono i mega stipendi, è ovvio; ma i buchi che i certi cachet provocano nei bilanci aziendali. Ovvio che se l'azienda (pubblica o in privata) fa profitti può remunerare le sue Star come preferisce. Ma se fa debiti, NO.

Non mi interessa sapere che Fabio Fazio sia lo stuoino del PD. Lo sembra, in effetti. La verità è che è più SOPORIFERO di tanti blogger e non racconta MAI NULLA D'INTERESSANTE. Il suo programma è l'unico o quasi che però parla di libri in Tv e per questo ci dobbiamo accontentare. Come ci dobbiamo accontentare di tante cose in Italia, ahimè. Molto rumore per nulla?

PS: ORA VOGLIAMO CONOSCERE I COMPENSI DI BRUNO VESPA, eh?



lunedì 14 ottobre 2013

L'amnistia è una trappola

L'amnistia è un imbroglio. Da un lato è un pannicello caldo per i carcerati. Dall'altro è un colpo di spugna per tutti coloro che ci sperano. Ha ragione Renzi: non è che tutto quello che dice il presidente Napolitano sia un ordine. L'amnistia è una trappola: chi la vota perderà un sacco di voti. Basta vedere come Le Pen in Francia sia il primo partito. Da quand'è che siamo una Repubbluca Presidenziale?

giovedì 10 ottobre 2013

Vuoto spinto

Un'analisi dura, agghiacciante ma quanto mai veritiera. "Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. Peggiorerà.
Il governo sa perfettamente che la situazione è insostenibile, ma per il momento è in grado soltanto di ricorrere ad un aumento estremamente miope dell'IVA (un incredibile 22%!), che deprime ulteriormente i consumi, e a vacui proclami circa la necessità di spostare il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese alle rendite finanziarie".


La fantapolitica dei nostalgici Bersani-Vendola-M5S

I nostalgici del governo "Bersani-Vendola", appoggiato dal M5S, non considerano un paio di fatti. Molti di coloro che hanno votato M5S, non sono di sinistra. E soprattutto non avrebbero mai appoggiato un governo in cui il M5S avesse un ruolo subalterno, da "pezza da appoggio". Molti di coloro che hanno votato M5S, sono sia contro il Pd che contro il Pdl: odiano entrambi i partiti, e la partitocrazia, in egual misura. I nostalgici del governo "Bersani-Vendola", appoggiato dal M5S, vagheggiano un qualcosa che era solo nella loro fantasia, ma non aveva alcun fondamento nella realtà, visto che Grillo - mi pare - ha sempre sostenuto l'equidistanza da entrambi i poli. Poi certo chi sogna la "fantasia al Potere", può sognare anche un governo di fantasia: ma allora, si dia al FantaCalcio o alla FantaPolitica.

Beppe Grillo è sempre stato molto chiaro. E se gli eletti avessero fatto un governo Pd-Sel-M5S avrebbero non tradito Grillo o Casaleggio, bensì avrebbero tradito il mandato popolare. Tradendo 8 milioni di voti, per compiacere la Sinistra.

Fare la democrazia partecipata o liquida dentro un contesto di democrazia parlamentare (in cui il parlamentare non è eterodiretto, ma segue solo la sua coscienza), è un'aporia. E l' ἀπορία è un passaggio impraticabile, strada senza uscita. "Oggi l'aporia assume il significato di insolubilità di un problema qualora si parta da determinate premesse". Però gli eletti del M5S hanno, volontariamente, scelto un programma, deciso in maniera partecipata: se loro non stanno più al programma, ma seguono "le sirene della sinistra" (che vuole una maggioranza variabile, per mettere in crisi il Pdl), hanno una solo via d'uscita. Andare nel gruppo misto, dando l'addio al M5S. Certo, a quel punto sarebbe il caos. E sinceramente, se cade Letta, non si fa il governo Bersani-Vendola con i fuorisciti del M5S; ma si va al voto. Anche perché Napolitano si dimetterebbe.

Gli inoccupabili. I Cattivi Maestri sono inutili idioti?

Andrea Ichino sul Corriere della Sera ha messo in luce tutte le sfumature del "problema scuola" come emergono dai dati Ocse. Beppe Severgnini ha denunciato i rischi connessi a una scuola che non insegna. Massimo Gramellini su La Stampa è andato oltre, denunciando la deriva degli Inoccupati. Una classe dirigente "ha tolto risorse all’istruzione, alla ricerca e alla formazione. (...) si è rifiutata di indirizzare le scelte di politica economica verso la cultura, il turismo e l’innovazione tecnologica". A questo punto mandatela in pensione subito (decurtando l'assegno per i danni compiuti finora),  prima che rovinino un'altra generazione, rendendola inoccupabile. Prima di creare una generazione di disoccupati per mancanza di competenze linguistiche, matematiche e e-skills

Vogliamo - abbbiamo urgenza! - di insegnanti capaci, competenti, motivati, rigorosi e severi. Non docenti impreparati. I Cattivi Maestri sono inutili idioti?

mercoledì 9 ottobre 2013

Gli italiani non sanno la matematica né le lingue

Nelle "competenze linguistiche e matematiche della popolazione adulta", l'Italia è il Paese peggiore, secondo l’Ocse e la Commissione Europea. Scarsa formazione e modesto tasso di innovazione sono ostacoli da superare, se si vuole combattere la disoccupazionefra i 16 e i 64 anni.

Che fare? " Liberalizziamo i mercati dei prodotti e dei servizi; (...);  Introduciamo sistemi equi ma efficaci di valutazione nelle scuole e nelle università". Riforme a costo zero urgenti.

lunedì 7 ottobre 2013

A chi mi vuole togliere l'IMU, dico: lanciamo PayIMU2SaveMonumentsOfItaly?

Perché non lanciare un #Crowdfunding in cui far confluire le donazioni - pari all'#IMU eliminata ai "ricchi" - di coloro che avrebbero invece pagato la tassa senza problemi e non avrebbero voluto essere esentati? Una tassazione volontaria per contrastare il degrado dei Beni Culturali in Italia. L'#PayIMU2SaveMonumentsOfItaly.

In Italia i Poteri sono Morti. Il Paese affoga nell'anarco-statalismo?

I crediti inesigibili da aziende e privati sono esplosi a 140 miliardi di euro. Pari al 10% del PIL. Fubini ha spiegato che non è impossibile il declassamento dell'Italia vicino alla valutazione di spazzatura. Il rischio downgrade a livello spazzatura porterebbe a fondo le banche e l'intero Paese.

In questo scenario, fa impressione che Nessuno comandi. Il Paese, che mai ha conosciuto l'anarco capitalismo della Silicon Valley, affoga nell'anarco-statalismo. La morte termodinamica.

I diritti acquisiti non sono per sempre

"Bisogna toccare i diritti acquisiti. Chi percepisce pensioni d’oro su cui non ha versato tutti i contributi deve accettare che sulla parte “regalata” venga imposto un prelievo". Matteo Renzi prende di petto LA questione.

giovedì 3 ottobre 2013

Che cosa significa Spending Review?

Rivedere e tagliare la spesa, se improduttiva e se impedice investimenti nella crescita e competitività. Poiché il Paese è commissariato de facto, arriva Cottarelli, esperto del FMI in Spending Review. Cottarelli sa benissimo che esistono cattivi tagli e tagli buoni. Nelle ristrutturazioni, i tagli sono cattivi se avvengono in ambito Education e infrastrutture. I tagli sono buoni se colpisco i trasferimenti a pioggia; e soprattutto gli alti stipendi nella PA. Quindi: bisogna tagliare qui, per investire nel settore educativo e nelle infrstrutture (comprese quelle digitali, banda ultra larga). La lezione tedesca di Agenda2010 ha molto da insegnare all'Italia.

Se l'Irlanda abolisce il Senato, ci sarà un perché.

mercoledì 2 ottobre 2013

La scoperta dell'Ineluttabilità del Fato.

Un fato a cui tutti devono piegare la testa, volenti o nolenti. Anche l'uomo più ricco del Paese. Chiamateli pure Poteri Forti. E non sono quelli Morti italiani.

Nota a margine: Ok, ci avete fatto capire fino a che punto l'Italia sia commissariata. In fondo lo abbiamo scritto il giorno dopo Cannes, ma almeno concedeteci - di grazia! - una Legge Elettorale degna di un Paese civile. Commissariato, ma civile. Con una Legge Elettorale che non mortifichi più i parlamentari, oggi una massa di nominati, ridicolizzati. "Ti aspetto fuori" non lo sentivo dalle elementari, giuro.

Perché conta il semestre europeo per costruire gli Stati Uniti d'Europa?

Tutti parlano di Trojka, fiducia sì o no al governo Letta: ovvio. Ma non dimentichiamoci che "l'anno prossimo entrerà in vigore la carta di Lisbona che, tra l'altro, rafforza in maniera sensibile i poteri del Parlamento europeo. E' forte la richiesta di nominare in Parlamento il prossimo presidente della Commissione. E secondo la carta i conti dei singoli Paesi dovranno passare un doppio esame, quello dell'esecutivo ma anche del potere legislativo comunitario". Ecco perché il semestre europeo è un fattore non trascurabile. E perché Letta non vuole perderselo.
Per costruire gli Stati Uniti d'Europa, l'Italia deve arrivare con le riforme fatte.

Certo, se l'Europa facesse finalmente pagare le tasse agli Over-the-top, sarebbe molto meglio, visto che, per non fare la fine dei vasi di coccio fra i vasi di ferro, l'Europa deve arrivare con bilanci in attivo. Ma, poi, i tagli alla spesa improduttiva, sono un obbligo per tutti: inutile pensare che si possa andare avanti con una tassazione da infarto e un'evasione da incubo. L'unico modo per evitare la "voglia di evadere" è un Fisco Giusto. E non criminogeno. I tagli non significano affatto la "fine del Welfare", ma il passaggio graduale a un Workfare. Il Welfare resisterà solo se s'integrerà con un modello non puramente assistenziale.

L'unica cornice di speranza, in un mare di desolazione - di tagli - terremoti sistemici - e tramonto delle sovranità nazionali (che oggi crea deficit democratici) -, può essere la costituzione degli United States of Europe. Gli Stati Uniti d'Europa sono l'obiettivo credibile, l'approdo dopo tutti questi sacrifici e tutte queste peregrinazioni?

La Trojka, in fondo, può essere anche vista come il braccio operativo della Globalizzazione dei mercati. La Globalizzazione funziona come una livella o come il Principio dei Vasi comunicanti. Obiettivo: uniformare, per colmare il gap fra Nord e Sud, quella voragine che è alla base dello sbilanciamento europeo e della crisi dell'Euro. Plasmare una nuova Europa, e nuovi cittadini europei, rendendo i Piigs più "virtuosi", servirà per poi creare il mercato unico con gli USA?

La Trojka non è una minaccia. Ma una realtà. L'Italia è già sotto tutela. L'Italia (soprav)vive sotto un protettorato. "La stabilità tanto vantata, da salvare ad alti costi, è in realtà stasi sanguigna, imperio di un'oligarchia che fa capo non a un re ma a un reggente". E chi è contro il Reggente, viene bollato come Populista. La fiducia MisterB è solo il chinare il capo a un Potere superiore.

Sembra evidente a tutti che l'Italia ormai è una Repubblica Presidenziale de facto.Cambiare la Costituzione forse è inutile: ne hanno fatto carta straccia.