giovedì 27 giugno 2013

La copertura del rinvio dell'IVA con la stangata degli acconti è l'ultimo chiodo sulla bara delle PMI?

Il noto blogger di Phastidio.net è sconsolato: "forse era meglio lasciar partire l’aumento, se questa doveva essere la “soluzione”, rigorosamente transitoria". Per concludere: "Poi, se queste sono le premesse, c’è da sperare che non ci siano ulteriori rinvii dell’aumento Iva che ora è slittato ad ottobre, perché di questo passo rischiamo di beccarci un’addizionale Irpef".

Ma forse le Larghe Intese sono solo l'atto finale di un Piano. Malefico. Dopo aver toccato il fondo, ora Confindustria dice di vedere la luce in fondo al tunnel. Certo, dopo aver spezzato le reni alla PMI italiane e aver perso 700 mila posti di lavoro dal 2007 e dopo aver registrato la più forte flessione nell'export fra il 1999 e il 2012, mentre la spesa pubblica allegramente aumentava... Dal 2009 al 2012 55mila imprese sono cessate, per un calo dell'8,3%: è stato distrutto "il 15% della capacità produttiva". Ma ciò nonostante, le nostre PMI generano ancora circa 490 miliardi di export, ovvero un valore pari ad 1/4~1/3 del PIl, in un Paese che ha bruciato 26 miliardi di PIL, 23 miliardi di consumi, 249.000 attività economiche chiuse, messo a rischio 650.000 posti di lavoro con un punto percentuale all'anno di perdita di competitività del sistema produttivo.

In questo scenario che si fa? Di solito si tagliano le spese senza aumentare tasse.

KPMG Advisory avvertiva poche settimane fa: “Su 800 miliardi di spesa corrente (di cui 5/600 miliardi di spesa per servizi pubblici essenziali Scuola, Sanità, Pensioni non aggredibili) esiste un montante di circa 300 miliardi su cui si può intervenire (spese per beni intermedi, acquisti di beni e servizi, etc.) per ottenere risparmi significativi anche nell’ordine del 5% annuo (pari a circa 15 miliardi). Un grande programma di contenimento della spesa che metta al centro il recupero di efficienza permetterebbe al Paese di dotarsi di modelli di accountability moderni e di avviare un serio programma di cambiamento nei processi della pubblica amministrazione”.

Macché tagli! Da noi, c'è la stangata degli acconti. La genialata delle InteseLarghe, VeduteStrette, mentre l'Export dà deboli segnali di risveglio.

mercoledì 26 giugno 2013

Dynasty

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Stanno spiando le aziende. Mica i terroristi

Il problema di PRISM è legato allo spionaggio commerciale. Non quello industriale: i brevetti sono coperti da IP, non sono utilizzabili. A pochi importa del terrorismo e a nessuno importa di chi scopa chi. Ma se un'azienda UK/USA sa a quanto ammonta la vostra offerta, e guarda caso fa un'offerta del 10% inferiore, chi vince nel business?

"E' sicuramente impossibile sapere quante gare le aziende americane ed inglesi vincano perche' sono davvero piu' competitive e perche' sanno vendere meglio. Potete pero' verificare nel vostro caso: fatevi un circuito criptato interamente sotto il vostro controllo, evitate di tenere la vostra email in mano ad aziende 'che vi danno l'email sicura chiavi in mano', e provate così".

"Provate per una decina di offerte a imporre la criptazione a tutti. Provate ad evitare cloud ibridi, misti, e ad usare solo IT interna. Provate a configurare i cellulari per andare in VPN con il VOSTRO concentratore per scaricare la posta. Se per caso questa cosa vi "porta fortuna", beh, forse il sistema di prima era ascoltato".


martedì 25 giugno 2013

Il verdetto

"Un premier non telefona in questura per ottenere la liberazione di una ragazza in stato di fermo per furto. Neppure fosse sua figlia. Il resto sono chiacchiere" scrive su Facebook Alessandro Beulcke. E chiudiamo il sipario, please.

Turchia e Brasile. Sotto la rivolta, cova la crisi delle tigri emergenti.

Il '77 turco, con le ansie libertarie dei giovani. Le rivolte in Brasile che hanno messo in pericolo lo svolgimento della Confederations Cup.  Sotto il riot, cova la crisi delle tigri emergenti. E la Cina scricchiola, per non parlare della Russia che ha più che dimezzato da 8,5% a 3,4%, conoscendo persino un periodo di decrescita. Se i BRICS rallentano, ne vedremo di tutti i colori.

lunedì 24 giugno 2013

Niente panico, ignorateli

Qualcuno vuole che l'Italia chieda 50 miliardi di euro al FMI? Con le conseguenze (greche) che conosciamo tutti. Niente panico, ignorateli. Fate le Riforme da fare da 20 anni, quelle "tedesche", ma senza panico. E senza impiccarvi alla corda del FMI.

"Rispondiamo dunque alle domande: che fare?
La risposta e' "ignorateli". Niente panico. L'ansia, l'angoscia, il panico e' cio' che permette ai finanzieri di costringere i governi a usare i VOSTRI soldi per chiudere i buchi che LORO aprono".

giovedì 20 giugno 2013

Le ombre cinesi

Il terremoto di Bernanke della Exit strategy e il violento credit crunch cinese hanno fatto schizzare lo Spreada 290 e i tassi di interesse sul mercato interbancario al 13,44.

La frenata cinese è più brusca del previsto. Tenetevi forte, l'atterraggio non sarà morbido.

Le ragazze non hanno colpe

"Le ragazze non hanno colpe. I frustrati che le vendono al mercato, invece sì" ha detto Battiato. Oh, ecco, ora va meglio. Comunque, le ragazze sbagliano spesso, anzi, le italiane dovrebbero andare a lezione dalle Nord-europee.

mercoledì 19 giugno 2013

Vorreste dare il Rating alle maestre o al vostro idraulico?

Un giorno, forse, potrete. "Siete davvero sicuro che il NOSTRO mondo, fatto di internet ovunque, di persone 100% connesse, di tante cose che ancora verranno, sia peggiore di quello che state preparando voi?"

Al mondo fatto di "polli in batteria", noi dell'IT vi offriamo un mondo dove c'è precarietà - il lavoro non è più fisso!-, ma dove resiste il tempo libero. Dove potete lavorare dalla spiaggia col WiFi. Del resto, ciò che voi considerate "rassicurante", è solo "un mondo fatto di schiavitù".

Un giorno forse datrete il Rating alle maestre o al vostro idraulico. Il passaparola, il Buzz, che prima era confinato ai vicini di casa, correrà in Rete, e decreterà o meno il successo di un professionista. Tutti lavoreranno meglio, per ottenere un rating superiore?


lunedì 17 giugno 2013

Il futuro è in affitto

"Avere sempre l'auto che serve, ma non possederne neppure una. Avere la casa nel posto che serve, senza possederne una." Avere sempre il vestito perfetto, senza doverne comprare uno. Il futuro è in affitto, scrive Uriel. Ma se anche il lavoro diventasse in affitto, collasserebbe il mercato dei Servizi?

"In pratica, si tratta di estendere "MyTaxi" a qualsiasi altra professione, per lavori molto parcellizzati e di piccole dimensioni. Ma un singolo che riesca a prendere abbastanza di questi lavori rischia di viverci bene, come fanno appunto i tassisti. E' "solo" questione di avere molti hobbies manuali e per questo essere multidimensionali".



giovedì 13 giugno 2013

Rendere l’Europa il più vasto mercato ICT cloud del mondo

Alla fine, venderanno Prism. Anche se poi alla fine serve a poco, se non a niente (salvo dire: c'è aria di rivolta nell'aria! E basterebbe salire su un autobus ogni tanto per capirlo), i tecno-disillusi gli stanno facendo una tale pubblicità che gli USA venderanno il modello Prism, a caro prezzo - guadagnando più che con gli F35-, a tutti i governi dediti alla cyber-repressione. Mai stupirsi di nulla: del resto sono riusciti a vendere quegli F-35 che non possono volare quando ci sono fulmini, riusciranno a piazzare pure Prism a qualche Caudillo o a qualcuno a digiuno di tecnologia. L'Hi-tech fa business, mica spaccia utopie, in fondo. E il marketng di Prism va a gonfie vele, meglio dell'iPhone.

Il Datagate potrebbe inoltre spingere il cloud europeo, visto che sempre meno aziende si fideranno di lasciare file su server a stelle strisce. La UE vuole rendere l’Europa il più vasto mercato ICT cloud del mondo, grazie ad azioni-pilota nella Pubblica amministrazione, abbattendo i “fortini nazionali” ed aprendo le frontiere grazie al cloud. Lo scandalo PRISM è la più grande windows of opportunity che si presenti all'Europa per riuscire a tradurre in fatto, questo auspicio. Vedremo.

Enrico Letta nomina Francesco Caio mister Agenda digitale

Forse stanno capendo che all'Italia serve una scossa. Enrico Letta nomina Francesco Caio mister Agenda digitale. E supervisionerà il lavoro dell'attuale dg dell'Agenda Digitale, Ragosa. La nomina di Francesco Caio era una delle migliori che il governo Letta potesse fare.

Un Paese a rischio

L'Italia, dopo aver registrato la più forte flessione nell'export fra il 1999 e il 2012, mentre la spesa pubblica allegramente aumentava (jnarrestabile!), è a un bivio: può scegliere il risanamento e di salvarsi la pelle; o di continuare a vivere da toxic-addicted, scegliendo di non scegliere, come l'eroinomane di Trainspotting.

martedì 11 giugno 2013

I malintesi dell'Austerità

"Merkel ha sempre condannato come pazzia l'idea di migliorare i conti alzando le tasse anziché facendo efficienza, l' Austerità arriva molto semplicemente quanto spendi più di quanto incassi, finisci i risparmi e nessuno ti presta i soldi" scrive Uriel.

Se avessero tagliato dun 20-30 per cento la spesa pubblica, oggi non si preoccuperebbero di che fine farà il bazooka della BCE. Mario Draghi for President, forse è l'ultima chance di un Paese che non sa fa quadrare i conti, non sa avere una visione di futuro (PMI, Distretti, scuola, R&D...), ma in cui la spesa pubblica aumentava mentre il PIL crollava. MisterB, se ne faccia una ragione: se vuole togliere l'IMU, elimini 4 miliardi di euro di spesa, invece di cercare 4 miliardi di euro di tasse!

KPMG Advisory avverte: “Su 800 miliardi di spesa corrente (di cui 5/600 miliardi di spesa per servizi pubblici essenziali Scuola, Sanità, Pensioni non aggredibili) esiste un montante di circa 300 miliardi su cui si può intervenire (spese per beni intermedi, acquisti di beni e servizi, etc.) per ottenere risparmi significativi anche nell’ordine del 5% annuo (pari a circa 15 miliardi). Un grande programma di contenimento della spesa che metta al centro il recupero di efficienza permetterebbe al Paese di dotarsi di modelli di accountability moderni e di avviare un serio programma di cambiamento nei processi della pubblica amministrazione”.

E poi potrebbero fare una gara per rilanciare il brand Italia (nel turismo eccetera - come ha fatto la geniale Eataly nel food), in modo da giocarsela su questo fronte. Per le PMI si possono studiare i minibond. E per rilanciare il lavoro, i mini-job come in Germania. Le ricette ci sono, basterebbe applicarle.

lunedì 10 giugno 2013

In attesa di un'invasione barbarica, accantonate i soldini

"Non trattenete il respiro per Imu ed Iva, e cominciate ad accantonare i soldini". In attesa di un'invasione barbarica, l'unica possibilità per salvare l'Italia, non aspettatevi grandi cose su questi fronti. Invece potrebbe salire il ticket, applicato con il criterio del sanitometro: più guadagni, più paghi. Alesina e Giavazzi vanno in soffitta, come Marx a inizio '900.

venerdì 7 giugno 2013

Quando il Debito sarà tornato tutto italiano, con la Ristrutturazione, calerà il sipario: giù, come una scure sul patibolo

"A fine 2012 circa il 35% del nostro debito pubblico era in mano estera. L’anno prossimo quel numero sarà sceso ulteriormente al 10% - 15% e quasi tutto il debito sarà tornato in Italia, come succede in Giappone e come sta succedendo i Spagna, dove sono già scesi dal 45% di debito in mano estera nel 2011, al 29% nel 2012" scrive il blog di Beppe Grillo.

Anche se il 12 giugno la Corte Costituzionale tedesca, invece di decidere sulla costituzionalità del programma OMT di Draghi, quello del "Whatever it takes", lo "scudo spaziale" che ci ha - temporaneamente - salvato un anno fa, dovesse rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea, il 2014 sarà l'anno della verità. Perché a quel punto tutto il debito sarà italiano, mentre la Germania internazionalizza. E potranno decidere ogni cosa.


Che cosa succederà in Italia? Ristrutturazione del debito. Calerà il sipario: giù, come una scure sul patibolo.

E non sarà una passeggiata, cari risparmiatori. Visto che nel frattempo avranno falcidiato altre PMI.




...E i noi siamo la carne da macello. (I nostri Big Data il loro tesoretto)

Ah le backdoor! Stiamo andando verso un mondo di vetro, sempre più trasparente, in cui le Big corporation vannoa caccia dei (nostri) Big Data. Stanno creando un Panopticon globale. Scaldarsi tanto per le backdoors – oh, l'acqua calda! – o per il monitoraggio dei cellulari (a che ora chiamiamo, quali numeri digitiamo: tutti i nostri Metadata) – francamente fa sorridere. La PRIVACY è MORTA. Cari giornali di carta, siete arrivati un po’ in ritardo.

giovedì 6 giugno 2013

Tanto, loro, una casa a Manhattan, l'hanno comprata

Perché le banche non prestano - deliberatamente - soldi alle banche? Perché hanno -deliberatamente - creato la terza ondata di Credit Crunch?

Per distruggere le PMI italiane.

Per finanziarizzare l'economia italiana, deindustrializzando il Paese. Questo è un "piano" per trasformare l'Italia in una sorte di UK, dove la ricchezza è tutta concentrata nel miglio quadrato della City, ed il resto del Paese, è il deserto dei Tartari.

E ci stanno riuscendo, purtroppo. Infatti dal 2009 al 2012 55mila imprese sono cessate, per un calo dell'8,3%: hanno distrutto "il 15% della capacità produttiva". Vogliono spingere tutti nell'ottovolante della Borsa, abbandonado le aziende, e poi tosarci come pecore. SE VI CHIEDTE come mai hanno boicottato il libro "Generazione no risk", è per un motivo: volevano impedire che i risparmiatori imparassero a difendersi dall'assalto della Finanza. Perché in realtà, le banche vogliono mettere a KO i risparmiatori italiani.


Tanto, loro, una casa a Manhattan, l'hanno comprata.




La ricetta di Mario Draghi

Spero che Mario Draghi, quando avrà terminato il suo ruolo in BCE, diventi Premier in Italia. Perché ha una visione lucida e soprattutto è a favore dei giovani, sui quali è stata scaricata tutta la flessibilità del sistema. E sulle banche italiane, stendiamo un velo impietoso: hanno negato 40 miliardi di euro di prestiti, causando la terza ondata di Credit Crunch. La stretta del credito è una scelta delle banche italiane, di cui dovranno rendere conto al Paese.

Vigilanza RAI al M5S

Copasir alla Legga, RAI ai 5 Stelle.Ed ora OpenRAI: open data sui conti, no?

L'insostenibile pesantezza del fisco

"Il gettito dell’erario è stato di 117,563 miliardi di dollari nei primi quattro mesi del 2013, lo 0,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2012. Il gettito derivante da imposte dirette è aumentato del 4,5%, mentre quello da imposte indirette è diminuito del 3,8%". Se, durante una recessione, il gettito aumenta, è perché in Italia si sente l'insostenibile pesantezza del fisco.

La crisi dell'edilizia è causata dalle scarse competenze nella Green economy

La crisi dell'edilizia in Italia è sotto gli occhi di tutti. Ma quali sono le radici di questa crisi, al di là del quadro macro-economico che certamente pesa? La crisi  dell'edilizia è - anche - causata da scarse competenze nella Green economy e dal semi-analfabetismo in cui versano troppi player del settore. La mancanza di competenze e lo skill shortage nell'edelizia minano l'economia del Sud-europa: "Le case odierne non sono pensate davvero. Così come non sono pensate le auto, e non sono pensati gli elettrodomestici, tutto parte da una ipotesi di abbondanza tale che non esiste una competenza che dovremmo definire 'green' e potremmo tradurre come 'risparmio' o 'non spreco'" denuncia Uriel.

Eppure, secondo uno studio di Samsung e Human Highway (datata luglio 2012,  gli italiani hanno una vocazione Green e una eco-sensibilità verso le tematiche verdi, che esce anche nel momento della scelta di acquisto di un nuovo elettrodomestico: il 95% delle famiglie considera fondamentale il requisito dell'ecosostenibilità. Gli italiani apprezzerebbero le "case intelligenti" in una Smart City, e case dall'anima Green. E le acquisterebbero.

Conclude Uriel nel post Edili ignoranti, ovvero perché ha fallito l'economia green?: "Se chiedeste a qualcuno di montarvi una casa intelligente, con tende che si aprono e chiudono per regolare la temperatura, ventole verso la cantina e la soffitta per prendere aria calda o fredda a seconda,  un sistema che apprende se siete a casa e regola di conseguenza il riscaldamento, difficilmente ne trovereste uno tra i vostri fornitori.  Eppure questi sistemi esistono, e se non esistono un programmatore mediocre ed un Arduino/Raspberry" ve lo può fare.
  
Il verbo del design è progettare, con competenza e non "tirando a dadi".


mercoledì 5 giugno 2013

Il disastro è tutto in questi numeri

Il Centro studi Confindustria (Csc) delinea il dramma della manifattura italiana: "Dal 2009 al 2012 55mila imprese sono cessate, per un calo dell'8,3%". Squinzi denuncia che è statop distrutto "il 15% della capacità produttiva", anche se l'Italia resiste ancora al settimo posto nella graduatoria mondiale dell'output industrile. Seconda in Europa alla sola Germania, che però ha quota doppia di mercato.

martedì 4 giugno 2013

Volevano "una selezione della specie"

Il Darwinisnmo applicato al capitalismo è spietato. Il governo Monti ha operato un'Austerity pazzesca per arrivare a questo. La terza ondata della stretta del credito, ha fatto il resto: l'ecatombe. Una selezione della specie, homo homini lupus. Pesce grande mangia pesce piccolo: soltire le PMI, salvando solo le PMI che esportano e che valgono, vendere il meglio delle altre agli stranieri. Aprire l'economia italiana, come una scatoletta di tonno. Alla competizione globale.

Oggi Abravanel ha spiegato benissimo cos'è il darwinismo capitalista. Ora la selezione della specie, riguarderà i vertici: "Più del 40% delle posizioni di vertice delle grandi imprese del nostro Paese è ricoperto da membri della famiglia": servono più manager veri e meno familismo (amorale?).

Perché l'attacco all'euro partì dalla Grecia?

Perché la Grecia è stata scelta come prima vittima, per creare la Super-Unione europea? I motivi sono moltteplici:

1) Henry Kissinger ha sempre dichiarato che il popolo greco doveva essere massacrato perché troppo anarchico (lo disse a Washington nel corso di una conferenza di imprenditori internazionali nel mese di settembre del 1974 e lo ribadì dopo la conferenza dei Bilderberg in Grecia);

2) il meeting dei Bilderberg si svolse in Grecia nel 2009:  la Grecia venne scelta come lo Stato europeo che doveva fare da esca, per portare la Grecia di proposito quasi alla bancarotta e creare l'Euro-recessione;

3) La Goldman Sach, già Banca dei Bilderberg, aveva creato le basi di una crisi senza uscita per la Grecia, sapendo di aver fatto entrare "a forza" la Grecia nei parametri per la sua entrata nell’Euro; i Derivati - vere e proprie bombe ad orologeria - avrebbero fatto il resto, mettendo in ginocchio l'Italia.

4) Se Kissinger e Rockefeller sono gli autori del piano che ha incendiato l’Europa, i Rothschild hanno dato gli ultimi colpi ai pilastri: i cittadini europei sono stati diretti verso l’insicurezza, demoralizzati e impauriti fino ad accettare le condizioni che vuole l’Elite, e cioé creare un governo centralizzato che controlla tutte le economie di ogni singolo stato, ridotto a piccola regione gestita da Commissari imposti da Bruxelles. Per completare il disegno serve un unico esercito e un apparato di Polizia Europea, già costituita con la Eurogendfor.

5) Il risiko del Governo Mondiale poi prevede che, fatta l'Europa Unita, si instauri il NWO. Il piano New World Order doveva avere il volto feroce per togliere sovranità agli Stati Nazione, convincendoli a diventare Regioni di un'Unione, comandate da Commissari. Il resto è cronaca.

Il piano prevede mettere l'accento sulla finanziarizzazione, invece che sull'ecomia reale, per dirigere i capitali e le somme di denaro dal basso verso l’alto, depauperare i cittadini fino a renderli schiavi e farli lavorare fino alla fine dei loro giorni - con pensioni sempre più irraggiungibili, svuotando il Welfare europeo-, indirizzandoli al consumismo sfrenato, ma controllandoli in ogni movimento e discussione.

Gli stati nazionali se la prendono con l'Europa per non fare i conti con la globalizzazione. Ma solo la definitiva abolizione della divisione dell’Europa in stati nazionali sovrani, risolverà IL problema.

P.S.: La ribellione dei giovani turchi, che ha coinciso con il 90esimo compleanno di H.K., è una di quelle coincidenze della Storia che l'architetto del NWO avrà senza dubbio saputo apprezzare, chissà.

Perché la stampa diffonde una fiducia immotivata nella borsa e nella finanza, invece che nell'economia reale

Ogni giorno la Stampa ci bombarda con notizie terrificanti sul crollo industriale italiano, mettendo invece in sordina il fatto che le nostre PMI generano ancora circa 490 miliardi di export , ovvero un valore pari ad 1/4~1/3 del PIl. Non noccioline.

Perché la stampa diffonde invece una fiducia immotivata nella borsa e nella finanza, invece che nell'economia reale? Perché "TUTTA la stampa, e' in mano a finanzieri e non ad industriali", risponde Uriel.

Invece di investire nelle aziende esportatrici italiane, con investimenti a basso rischio, tutta la stampa italiana vuole rende i suoi lettori speculatori, imbevuti di una "immotivata, suicida e rischiosissima fiducia nella borsa". Per poi "tosarli come pecore".

Le PMI italiane, che sono la spina dorsale dell'economia italia, meriterebbero prestiti ed investimenti, perché innovano ed esportano; invece la stampa vi invoglia ad investire in immobili e borsa. Ma dov'è Confindustria? Che cosa fa il giornale di Confindustria, invece di difendere la manifattura che ancora sostiene il Paese?

Invece di attaccare Beppe Grillo come vi chiedono certi editori, cari giornalisti, fermatevi a porvi qualche domanda. Sensata. In un Paese con oltre il 130% del Debito/Pil, con PIL in picchiata (-1,8%) anche nel 2013 - settimo calo consecutivo di PIL, un record figlio dell'Austerity- e stentata crescita nel 2014 (+0,4%, figuratevi!); in un Paesi che ha bruciato 26 miliardi di PIL, 23 miliardi di consumi, 249.000 attività economiche chiuse, messo a rischio 650.000 posti di lavoro con un punto percentuale all'anno di perdita di competitività del sistema produttivo. Insomma, direi che Confindustria e Sindacati tutti hanno di che riflettere.

L'Italia è al 69esimo posto nella classifica della libertà di informazione (fonte: rapporto del 2013 di Freedom House). Ma tutti questi Maestri di Giornalismo che se la tirano contro il M5S, dove si collocano rispetto a questa classifica? Su Marte, forse.

lunedì 3 giugno 2013

L'Aventino aiuterà il M5S a superare l'impasse

Col semipresidenzialismo, peraltro richiesto nel Piano di Licio Gelli della P2, il Piano di Rinascita Democratica della P2 sarà completato

Il M5S non è convinto che l'Aventino sia una chance da cogliere in un momento in cui Pd-Pdl potrebbero sparigliare la carte?

"Essere fuori dal parlamento da mesi e' un buon modo per continuare con la protesta e prendersi il consenso che arriva col disastro". E il disastro sembra dietro l'angolo, guardando tutti gli indici economici (anche se Saccomanni è bravo, e potrebbe alla fine sterzare in tempo; ma se lo "scudo Draghi" venisse bocciato dai tedeschi, sarebbe la catastrofe).


La potenza di Femen

La forza di Femen consiste nel cortocircuitare il machismo con "un'atavica scena madre". E che scena madre! Di fronte alla quale gli uomini di potere rimangono interdetti.

Ma il M5S ha diritto alla commissione di vigilanza RAI? Subito!

Questo non è ultimatum, ma una richiesta di Trasparenza in un mondo opaco quale è il "giornalismo di prossimità" italiano. Vorrei che Stella&Rizzo potessero fin da ora spulciare tutti i conti della più grande industria culturale italiana. Il M5S ha diritto alla commissione di vigilanza RAI. Subito!

Questo blog è a favore della Glasnost e degli Open data, per liberare energie in un Paese soffocato dalla Cappa dei Poteri Marci.

Lo scorporo di Telecom Italia, l'ultima spiaggia? No, è solo l'inizio

"Vendere le infrastrutture allo stato è l'ultima spiaggia di un mondo industriale che altrimenti non riesce più a trovare manager senior, tecnici senior e aziende con VERA esperienza, e per questo non riesce più a realizzare i propri progetti".

E dopo lo scorporo, c'è la fusione con 3 Italia?

Dovranno vendere tutto. E verremo - felicemente - colonizzati.