venerdì 30 novembre 2012

Cambiare si può: in streaming dal Teatro Vittoria

L’evento "Cambiare si può", in diretta dal Teatro Vittoria, potrà essere seguito in streaming:
http://www.cambiaresipuo.net/1dicembre-segui-lassemblea-in-streaming/
 
Per un soggetto politico che rappresenti gli interessi di una maggioranza della società:
http://www.cambiaresipuo.net/sostienici/

Corsi gratuiti di Futuro@lFemminile per le donne milanesi

Giunta alla quarta edizione, torna Futuro@lFemminile con i corsi gratuiti d’informatica per le donne milanesi, al via dal 4 al 21 dicembre. Nelle precedenti edizioni hanno partecipato più di mille donne. Iscrivetevi, chiamando la segreteria organizzativa al numero 02.43810228 oppure scrivendo una e-mail a donnealcomputer2012@westland.it.

Si terranno a Milano al 4 al 21 dicembre presso il Centro di Formazione del Comune di Milano in via Tommaso Pini 1. Sono previste quattro ore di lezione per classe  di corso (Word, Excel o Internet). L’assegnazione dei corsi avverrà attraverso 35 associazioni, fondazioni e club al femminile. “Con questi corsi – dice l’Assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorinodiamo la possibilità a cinquecento donne di imparare a usare i principali programmi utilizzati per lavorare migliorando la propria formazione. Un’occasione in più per chi è alla ricerca di un’occupazione e vuole o ha bisogno di qualche competenza in più o di migliorare quelle già acquisite da autodidatta. Tutto questo è possibile grazie al contributo di futuro@lfemminile e Microsoft Italia con cui l’Amministrazione comunale ha instaurato un rapporto di proficua collaborazione”.

Draghi: È finito il tempo delle favole. 2,9 milioni di disoccupati, serve più flessibilità

L'Eurozona "non è ancora fuori dalla crisi", ma potrebbe iniziare a riprendersi "nella seconda metà del 2013". Alcuni paesi dell'Eurozona "hanno vissuto in un mondo di favola, sottostimando gli squilibri" come "il deficit e il debito che in alcuni Paesi sono stati ritenuti sostenibili per anni per poi rivelarsi insostenibili".
In questa situazione lievita la disoccupazione: 2,9 milioni di disoccupati in Italia (+100 mila in un solo mese).

Per Draghi la soluzione per riportare l'occupazione è rendere il lavoro ancora meno rigido in entrata ed uscita.

Ah, l'insostenibile leggerezza dei Paesi-cicala-europei e la pesantezza dei debiti sovrani!

giovedì 29 novembre 2012

Garantire la sostenibilità economica, non significa privatizzare

Il Welfare e il sistema sanitario devono essere sostenibili. Non Titanic squarciati che vanno a fondo. Troppo difficile come concetto, per chi non ha i salami sugli occhi delle "Patrimoniali impossibili"?

Volete votare ma non vi eravate registrati?

Anche margherita Hack potrà votare. Se proprio ci tenete e non vi siete registrati prima, ecco come fare: DomenicaVoto.it

Spread a 308, ai minimi da marzo

Occhio ai numeri.Chi li sottovaluta (vedi Apple con il market share... se l'è fatto scippare tutto da Android!) si scontra sempre contro lo zoccolo duro della realtà. Come minimo, ci si fa male, imho, a sbattere contro alla muraglia del Reale. Poi, se uno se ne frega dei numeri, può vivere bene lo stesso? Puede ser. Le mie sono analisi del reale (ciò che a me sembra la realtà che sta emergendo), mai endorsement. Non faccio propaganda, non è il mio stile né la mia storia personale. Cerco - banalmente - di capire dove "vanno i mercati" (o dove "va una società", quale direzione prende la politica) in base ai dati di cui dispongo... Analisi, niente endorsement. Poi, è ovvio, ognuno legge i dati, "a modo suo": e ci mancherebbe, nessuno è mai "neutrale", nessuno mai :)

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L'analisi della realtà (i dati, lo zoccolo-duro-del-reale) serve per evitare i tranelli della propaganda, che alla fine crea commedie degli equivoci, o tragedie. "Il sonno della ragione genera mostri". Non osservare quello che succede sotto
i nostri occhi - invece di prendere tutto per un endorsement o black-propaganda!?! (maquandomai, poi) - è inquietante: "Per poi, da semplici osservatori, notare che i numeri sono quelli di sempre. E, magari, risvegliarci con un Monti-bis appoggiato anche da quei chiarissimi, telegenici, iper-interpellati candidati alle primarie del centrosinistra". Occhio alla Tvcrazia, perché i numeri, Pitagora docet, non sono solo aritmetica, ma dimensione misterica!
 
Spread a 308, ai minimi da marzo, qualcosa vorrà pur dire.
 

Un'unica domanda: Margherita Hack deve chiedere il permesso a Stumpo?

Domenica ognuno voterà secondo coscienza. Chi crede che il PD non sia di sinistra - non lo è mai stato, in effetti - neanche voterà. Ma a chi si recherà al ballottaggio delle Primarie, rivolgo un'unica domanda: Come fa ad essere berlusconiani Renzi, un uno che non vuole allearsi a Casini e soprattutto che, per prima cosa, promette una Legge sul Conflitto d'Interessi, per sanare la vera enorme anomalia italiana che ha permesso a Berlusconi di comandare?

Renzi non sarà di "sinistra", come non lo è più Bersani dagli anni '80; Renzi è il più antiberlusconiano di tutti. In maniera seria e rigorosa.

Ma la domanda, vera, è un'altra: Davvero Margherita Hack deve chiedere il permesso a Stumpo? 

mercoledì 28 novembre 2012

Passa la legge sui diritti. Non ci saranno più figli di serie B

Stop all'ignominia dei figli e figliastri, dei figli cioè nati nell'alveo del matrimonio e di quelli nati fuori. Passa la legge sui diritti. Non ci saranno più figli di serie B. L'Italia, pian piano, si allinea con i Paesi evoluti in materia di diritti civili. Buon segno.

Ilva: lo scandalo di una magistratura a digiuno di economia

Nel nostro Paese troppi giornalisti ignorano i principi base dell'economia, non hanno capito l'impatto della Globalizzazione e propugnano ideologie obsolete. Un pezzo della magistratura ignora che il caso Ilva in tutta Europa, sarebbe stato gestito diversamente, senza mettere n conflitto "diritto al lavoroe diritto alla salute"? L'Italia ha una classe dirigente inadeguata, gerontocratica e ideologizzata nel midollo, strepitano i liberisti. Può darsi che esagerino. Ma i risultati - devastanti - sono sotto gli occhi di tutti. Ventimila famiglie che rischiano il lavoro, sotto lo scacco di un magistrato di provincia, non è un gran bello spettacolo. In tutto questo scenario, Vendola e CGIL avrebbero decisamente potuto fare di più. E meglio.

Editoriale Giuseppe Turani LaNazione

lunedì 26 novembre 2012

Il terremoto toscano: chi si stupisce, non conosce la Toscana di oggi

I toscani non sono più di sinistra? I toscani vivono da 12 anni la globalizzazione sulla loro pelle: il distretto di Prato è stato un laboratorio (socio-economico) che ha terremotato un pezzo di Toscana storica; Firenze vive accanto agli americani, ai giapponesi, agli stranieri, ed è attraversata dal "vento della Globalization" che ha mandato in fumo migliaia di posti di lavoro, spostando l'asse terrestre dell'Occidente verso il Far East... Un sisma colossale. La Toscana s'ispira di più alla California delle start-up che alla Francia di Hollande, perché non vuole diventare (soltanto) la Florida dove svernano i vecchi ricchi. Il cambiamento è aria fresca: il fatto che due guru-dell'-IT come Stefano Quintarelli e Paolo Barberis aiutino Matteo Renzi, è il classico autunno che profuma di primavera. Soprattutto per i giovani disoccupati che non s'accontentano dei call center o del posto di cassiere alla Coop. Un'era è finita.

domenica 25 novembre 2012

Crolla il muro di Berlino nelle Regione Rosse

Il muro di Berlino è stato abbattuto nel 1989. Ma in Italia il ventennio berlusconiano lo aveva mantenuto artificiosamente in piedi nel Centro-Italia, in effetti "bene amministrato" dal Pci-Pds-DS-Pd. Ma le crepe vengono al pettine anche qui: la "Casta Rossa" è malvista. Ora, Matteo Renzi, il giovin-rottamatore, ha dato l'ultima picconata - complice la crisi che falcidia posti ovunque. forse finisce per sempre l'era delle Regioni Rosse, fidelizzate-Coop, cresciute a pane e sindacati rossi. L'aria del cambiamento è un segnale per la CGIL di susanna Camusso e per la Regione Toscana di Rossi.


venerdì 23 novembre 2012

Femminicidio: in Italia ogni 60 ore un delitto

L'uccisione di donne - il terribile fenomeno del "Femminicidio" - caratterizza i plumbei anni della recessione italiana. Non solo le donne in Italia sono vittime di un inarrestabile Gender Gap e non riescono a scalfire il "soffitto di cristallo", entrando nelle stanze del Potere (basta vedere l'oscuramento mediatico ai danni di Laura Puppato alle Primarie del centrosinistra, contro i riflettori accessi sui candidati uomini). Ma anche, il tragico fenomeno del Femminicidio, che in Italia falcidia una donna ogni 60 ore. ORA BASTA! L'Italia civile deve reagire. Questa è una vera emergenza, come dichiara anche l'onorevole Bongiorno.

mercoledì 21 novembre 2012

A dirty war

A Tel Aviv è esploso un autobus: non è stato un attentato-suicida ma il risultato è ancora sangue fra i civili. Gli israeliani hanno bombardato il campo di calcio di Gaza: era un gran bell'impagno, una delle poche possibilità di gioco, sano all'aria aperta, per i ragazzini della Striscia. "Le conseguienze della guerra" sono tragiche: morte, feriti di guerra, incessanti bombardamenti, catastrofe umanitaria, dolore - pubblico e privato. Ma "Le conseguienze della guerra" sono anche altre: l'oscena tifoseria, degli uni e degli altri, esemplificata dalla Twitter-war, come se assistessimo a una fottutissima partita di calcio e dovessimo farci lobotomizzare il cervello dalla Black Proganda. Si sa: la propaganda di guerra (da ben prima del fascismo) è uno dei peggiori sport (inter)nazionali. Prima o poi ci cadiamo tutti, regrediamo al "tifoso che è in noi", all'Homo homini lupus, e taci-che-il-nemico-ti-ascolta. L'armamentario è arcinoto.

Eppure noi europei avremmo tanto da dire e da fare, noi che il nazismo, il nichilismo fascista della "bella morte", lo abbiamo - ahimé - creato, e - ahimé - subìto.

La soluzione? Investire a lungo termine in una lenta e difficile riconciliazione, mentre la politica fa la sua parte (due Stati, due popoli). La riconciliazione riparte dai banchi di scuola. Se sapremo creare, con fondi europei, scuole miste con personale didattico israeliano e palestinese, ad insegnare a bambini israeliani e palestinesi, potremmo forse porre le basi per una tregua duratura. Reimagginando il futuro, partendo dai bimbi piccoli, sterilizzando la propaganda cieca e sterile degli adulti. La Pace è un cammino, lungo, complicato, su un terreno irto di difficoltà, ma è anche un progetto, coraggioso, dalla veduta lunga, per le prossime generazioni.

Invece "l'abitudine alla guerra indurisce chi la contrae, sciupa la democrazia. In Israele, allarga il fossato tra arabi e ebrei, religiosi e laici. Vincono gli integralisti (...). In tal caso non si tornerebbe solo alle guerre nazionaliste europee, ma alle più antiche guerre di religione. Stupefacente imitazione, per un paese dove l'Europa è sì cattivo esempio" scrive saggiamente Barbara Spinelli.

martedì 20 novembre 2012

Bersani Juventino? Renzi guadagna un assist all'ultimo minuto

Bersani è juventino? Ora si spiega la cravatta viola di Matteo Renzi al dibattito su Sky, che - a questo punto- potrebbe avere la vittoria in tasca in Toscana... Il potere del tifo?

lunedì 19 novembre 2012

Il sessismo lessicale

Personalmente la ministra mi fa venire in mente la minestra che Mafalda odiava a morte. Però, a parte battute e gusti personal, il sessismo lessicale è un problema su cui riflettere. Il "soffitto di cristallo" inizia dalle parole. Quelle che nessuno pronuncia. Se esiste la dottoressa o la maestra, deve esistere anche la ministra e la direttora del giornale.

venerdì 16 novembre 2012

I conti che non tornano con la globalizzazione

La globalizzazione delocalizza il lavoro in Asia, e quel lavoro non produce quella ricchezza che avrebbe dovuto sostituire il lavoro perduto... L'esempio calzante, che manda in crisi Obama, è Apple: fa lavorare i cinesi di Foxconn - è la più capitalizzata a Wall Street - ma ha la metà dei dipendenti di Microsoft - paga il 2% di tasse- e quei 100 e passa miliardi di dollari (compreso il dividendo, il primo della sua storia, per altro...) rimangono fuori, nei "paradisi fiscali" extra USA. Ed Apple è un colosso che vende. Mica è la FIAT. Ma di lavoro ne produce ben poco... Questa è la globalizzazione. Hic sunt leones. Se Obama riuscirà a risolvere questo rompicapo, a spezzare il circolo vizioso della globalization, si meriterà il Nobel.

Nota a margine: a riportare lavoro in America, sarà invece Lenovo. Realizzerà Pc Windows 8 negli USA. Lenovo è il primo vendor di computer al mondo, il colosso cinese che nel 2005 comprò il business Pc (decotto, diceva Wall Street) di IBM (quella contro cui si scagliava il Think different di Apple negli anni gloriosi). Così va il mondo, nella globalizzazione.

giovedì 15 novembre 2012

LETTERA APERTA ALLA CGIL DA PARTE DI UNA PRECARIA: Cara Camusso, ma se sbagliassimo tutti?

Non difendo la Polizia né difendo i manifestanti che sbagliano. Non difendo Mario Monti, che con una coalizione di IRresponsabili fa quel che può per non farci annegare nei debiti, né difendo un Sindacato che vuole le Piazze piene per perseguire il suo conservatorismo senza via d'uscita.

Cara Camusso, ma se sbagliassimo tutti?

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"L'austerità uccide il lavoro" è un efficace slogan che suona bene, ma suona a vuoto. Suona a morto. E mi scusi per il lugubre retropensiero che aleggia dentro di me, reduce dagli scontri degli anni '90 fino a Genova/G8.

L'austerità fa male al PIL, è ovvio; ma se un Paese (o una famiglia) spende di più di quello che può permettersi, chi dovrebbe metterci la differenza per far stare in piedi un sistema che da solo barcolla, ed è destinato a crollare miseramente a terra, trascinandosi la tovaglia con tutte le stoviglie?

Chi: gli americani, in nome di un "Pericolo Rosso" che non c'è più?

Chi: i cinesi? i BRIC?

E noi italiani, malati di ingordigia e sete di potere, siamo così innocenti? Tagliare la spesa pubblica improduttiva, e che soprattutto non aiuta quelli davvero poveri, ma va a pioggia su troppe fasce, non è un dovere, per salvare il salvabile?La Spending Review non serve ad aiutare i Poveri?


Cara Camusso, ma se sbagliassimo tutti?

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Il disastro dei 3 milioni di disoccupati - numeri da capogiro che abbiamo visto solo nell’immediato dopoguerra - è sotto i nostri occhi.

Ma siamo proprio sicuri che sia tutto da attribuire all'Austerity, e non sia frutto delle sciocchezze compiute dal Sindacato - anche dalla CGIL! - negli ultimi decenni, solo per perpetuare il proprio potere?


Cara Camusso, ma se sbagliassimo tutti?

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La mitica patrimoniale da mettere sui ricchi. Che poi, scava scava, si scopre che non sono così tanto ricchi, ma vabbè.
La patrimoniale: Hollande credeva di risolvere tutto tassando solo i ricchi. E vediamo che fa già marcia indietro.


Cara Camusso, ma se sbagliassimo tutti?

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Chi semina vento, come la CGIL fa da mesi - con parole di fuoco, invece di spegnere gli incendi, aiutando chi davvero ha perso tutto nella crisi -, poi raccoglie tempesta. E questo è un atteggiamento irresponsabile, che danneggia i lavoratori e il lavoro.

E poi non dia, signora Camusso, la solita colpa ai "facinorosi" dei Centri Sociali, che rispondono solo agli Input e alle parole d'ordine... Ma si prenda le SUE responsabilità. E cerchi di risolvere la crisi, senza tirare il volano ad inutili "giovani turchi", che poi né son giovani né - mi pare - turchi.

Il cerchiobottismo della Gauche ha stufato da 40 anni. Oggi, proprio non se ne può più. Se ne faccia una ragione.Ma se sbaglissimo tutti, forse dovremmo deporre le asce di guerra, ed iniziare a discutere. Nove milioni di precari - di cui la CGIL si occupa solo in maniera strumentale - stanno per eguagliare i 12 milioni di lavoratori dipendenti. Qualcosa vorrà pur dire?

Con affetto,
M.C.

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P.S.: Da questa crisi non si esce con le vecchie trite e rifritte ricette (keynesiane, che non funzionano più), ma si esce a colpi d’ala. Serve creatività, serve giovinezza, serve visionarietà. Questa è una crisi in cui solo chi sa dar voce alla creatività… E mi riferisco alla Google Tv che capisce quasi il linguaggio naturale:
http://www.youtube.com/watch?v=TNOsB8tRmWU&feature=player_embedded
Ad Android che conquista il 75% del mercato smartphone (contro neanche il 15% di iPhone), grazie ai developer open source… Questa crisi, si può battere. Ma se usi le armi dell’intelligenza emotiva, del talento creativo e della veduta lunga. Speriamo che ci arrivi anche la Sinistra europea, eh? :)



I rischi potenziali del caso Petraeus: l'ombra dell'impeachment

I Repubblicani hanno un asso nella manica? Se documenti riservati sono stati rinvenuti in casa di Paula Broadwell, l'amantew di David Petraeus, quella delle Draft Email, che cosa richia il Presidente Obama?

Può l'ombra dell'impeachment (quella che, sull'onda delo Watergate travolse Nixon) allungarsi addirittura sulla Presidenza di Barack Obama?

Il tutto, mentre l'offensiva su Gaza incendia il Medio Oriente, già con il fiato sospeso per l'Iran? (Per non parlare dei massacri in Siria...)

mercoledì 14 novembre 2012

Quote rosa, è fatta. Ed ora il merito unito alle quote rosa: per un vero Fattore D!

Con 349 voti a favore, 25 contrari e 66 astensione la Camera ha approvato definitivamente il testo della legge (già approvata in Senato) sulle Quota Rosa. La norma assicura il riequilibrio per una pari opportunità di genere in consigli e giunte degli enti locali e nei consigli regionali e nelle commissioni di concorsi pubblici.

Ed ora il merito unito alle quote rosa: per un vero Fattore D!



Il dopo-Hu-Jintao ha un nome: Xi Jinping è il nuovo segretario del Partito comunista e unico cinese

Il dopo-Hu-Jintao ha un nome: Xi Jinping è il nuovo segretario del Partito comunista (partito unico) cinese. Il vice sarà Li Keqiang. Senza scossoni, nel tran-tran

martedì 13 novembre 2012

Il PD senza un centro di gravità permanente. In Italia i dirigenti PD si vergognano della loro Storia?

Svaniti. "I veri padri fondatori, i veri aghi della bussola: compresi i padri che si sono aggiunti man mano che il progressismo italiano, senza dirlo ma nei fatti, ha cominciato una sua nuova strada, non più rivoluzionaria ma socialdemocratica", si sono eclissati. Continua Barbara Spinelli: "Due ecclesiastici, un eroe della lotta anti-apartheid, un blogger: è bello, ma somiglia molto a una decerebrazione. I centri nervosi del cervello vengono separati dai centri posti inferiormente, scrivono i bollettini medici: il lobotomizzato perde la capacità di movimenti volontari anche se riesce a mantenere la posizione eretta. È come se ci si vergognasse di dichiararsi eredi. Di avere alle spalle un testamento, dunque un'alleanza. Magari i candidati dicono perfino qualcosa di sinistra, ma questo qualcosa è piatto, non ha radici, fluttua come foglia sulle acque, si fa volutamente piccolo e insignificante. Come Bersani quando ha ammesso, qualche settimana fa: 'Abbiamo qualche difettuccio, ma di meglio in giro non c'è'".

La caduta degli Dei e del Muro di Berlino (anche se "figlio di un dio minore") ha fatto fuori Berlinguer, Piero Calamandrei, Federico Caffé, Vittorio Foa, Sylos Labini, Pertini... tutti.

"In Germania il pensiero della sinistra, e anche dei Verdi, va automaticamente a lanterne come Willy Brandt, o a resistenti come Kurt Schumacher. In Francia ci si divide su Mitterrand, ma tanto più vivo è l'attaccamento a Léon Blum e al suo Fronte popolare, o a Jean Jaurès, o al fondatore della scuola laica che fu Jules Ferry".

In Italia i dirigenti PD si vergognano della loro Storia.

Ritornano, profetiche, le parole di Berlinguer nella celebre intervista a Eugenio Scalfari:  "I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai Tv, alcuni grandi giornali".

Il PD senza un centro di gravità permanente, riuscirà mai più a conquistare il cuore della Sinistra?

Alla Sinistra è rimasto un cuore che batte?

Fattore D e Womenomics: La collaboration è donna

Marissa Mayer che, a poche settimane dal parto, torna in Yahoo!, alle redini di un portale, tutto da riorganizzare e rifocalizzare nell'era Mobile. Sheryl Sandberg in Facebook. Adesso Julie Larson-Green alla guida di Windows al posto di Steven Sinofsky. Decisione presa dal muscolare Steve Ballmer.

PS: A chi si stupisce che una donna sia a capo di Windows... A parte che risponde il suo CV, voglio solo ricordare un piccolo aneddoto. Augusta Ada Byron, nota come Ada Lovelace, la Principessa dei Parallelogrammi, è stata la prima donna informatica della storia. L’immagine di Ada può essere vista sull’ologramma di autenticità dei prodotti Microsoft.

Sky uccide i talk show: la più bella notizia dell'anno

Con un confronto all'americana, serrato ma educato, senza urla isteriche, ma con savoir faire e british understatement, Sky uccide i talk show. Una buona notizia. I più efficaci? Bersani per il suo aplomb e il pragmatismo. Secondo Renzi, il più chiaro, ma inciampa nel suo giovanilismo che scimmiotta il linguaggio da nativo digitale. Puppato, concreta e trasparente: la vorrei ministro del Welfare al posto di Elsa-Tatcher-Fornero. Vendola? La narrazione compressa in pochi secondi, è come una sonata in Mp3: perde di "risoluzione".

Signori, sia chiaro: Matteo iRenzi fa bene al PD. Ha portato l'educazione e una ventata d'aria fresca nella politica italiana. Come Caterina de' Medici, sposa di Enrico II, portò la forchetta alla corte francese. Certe cose, fanno la differenza!



lunedì 12 novembre 2012

La moglie tradita di Petraeus non è una "vecchia babbiona"

Hollister, figlia del comandante dell’accademia militare dove mosse i primi passi nell’esercito il marito, una donna “… di stirpe militare, una guerriera contro la finanza alleata di Elizabeth Warren…”, che l'ha voluta al Consumer Financial Protection Bureau (come la descrive The Daily Beast) non è affatto una "vecchia babbiona", da contrapporre alla giovane, aitante e intellettual-harvardiana gnocca. È solo la moglie coetanea, tradita per la giovane collega. Un cliché. Il solito, che uccide le donne.

L'articolo dell'amante guerriera vs. moglie da tinello de Il Giornale è o no un falso storico, oltreché un pezzo di trito conservatorismo da nèo fedifraghi?

Che cosa mi fa paura di Petraeus? Che un uomo di 60 anni si innamori di una 40enne bella e con i bicipiti scolpiti, è - oggi, come ieri - la normalità. Che la 40enne si senta frustrata a fare la mamma, e si senta lusingata fra le braccia dell'Eroe della civilization, Petraeus, mentre scrive la biografia di successo, è altrettanto scontato. Ciò che mi fa terrore, in tutta questa vicenda, è che il pluridecorato generale, direttore della CIA, usi una Webmail da utenti consumer per parlare con l'amante, mettendo a rischio la sicurezza nazionale per un uso disinvolto di Gmail.

Muore a 90 anni Giuliano Neri

Giuliano Neri, ex Corte dei Conti (Lombardia) ed ex presidente di sezione della Commissione tributaria provinciale di Milano, è morto a Milano, a 90 anni. Lascia la moglie Adriana, la figlia e due nipoti.
(M.C.)

venerdì 9 novembre 2012

Fattore D/ Matteo Renzi: 5 ministri uomini, 5 donne

Mentre le donne guardano con interessa alla candidatura - gentile e nuova di Laura Puppato - Matteo Renzi rilancia sul Fattore D: se vincerà, promette di nominare 10 ministri in tutto, 5 uomini e 5 donne. Un governo al 50% femminile, a livelli nord-europei. E poi considera "gli asili" una delle più importanti infrastrutture per il Paese: non perché sono un luogo di lavoro "da donne" (concezione antiquata della scuola), ma perché consentono alle donne di "non cessare il lavoro per via della maternità". Sono un volano per la demografia e una leva per la Womenomics.

Al di là di quello che si pensi sui candidati, i temi del Fattore D sfondano alle Primarie del PD. Speriamo sia di buon auspicio anche per il prossimo governo...

Ristrutturazioni, tagli, chiusure. Che cosa resterà?

Un giorno scriverò un pezzo sulle Ristrutturazioni, l'amara pillola del capitalismo. Viste dal punto di vista del "tagliatore di teste" e dal punto di vista degli esuberi, che sono persone e mai numeri. L'araba fenice del capitalismo che si rigenera dalle ceneri.
La RCS vuole cantarle a Pietro Scott Jovane? Un equivoco. Scott Jovane sta solo salvando il Corriere.
(M.C.)





Chissà dove sei (Del suo veloce volo)

E chissà dove sarai, amico
Ripensandoti, ti rivedo in me
La visione che avevo dell'amore, la tua ironia
E chissà, dove, sarai

giovedì 8 novembre 2012

Chi insegue i gelatai

Nelle ultime ore ha detto: "non possiamo fare la fine dei barzellettieri", incalzando: "non stiamo a inseguire i gelatai" (riferendosi all'inventore di Grom), "non voglio essere designato al nulla". Forse Angelino Alfano non avrà il Quid, ma almeno ha imparato a rispondere pan per focaccia al Cav. Lettura consigliata: "Il cavaliere inesistente", ovvio. Anche perché il Pdl è sempre più evanescente, ma mano che emerge il M5S nei sondaggi.

mercoledì 7 novembre 2012

Laura Puppato e il Fattore D

Nonostante l'alto livello testosteronico della sfida al vertice del PD - Renzi vs. Bersani -, nonostante le battute sul PuntoG di Grillo, il Fattore D - qua e là - emerge. Le donne sono un "mercato emergente" (come i BRIC più o meno), uno dei più grandi al mondo. La Womenomics, in tempi di crisi dei consumi, ha un valore: mille miliardi in più all'anno. Secondo il Boston Consulting Group (Bcg) entrate globali del pianeta-donne passeranno da 13 a 18 mila miliardi, con una crescita doppia rispetto a quella di Cina e India.

Le donne - secondo le multinazionali - sono più "altruiste, predisposte ad investire nell'educazione, alimentazione e salute dei figli". Ma, anche se il Fattore D vale più di certi BRIC, la Politica - italiana e nel mondo - continua a sottostimarlo.

Laura Puppato, candidata alle Pimarie PD, riuscirà a sfondare il "soffitto di cristallo"?
(M.C.)

martedì 6 novembre 2012

Obama vince, ma gli USA sono divisi

Four more years. Il Tweet che tanti europei aspettavano. Obama vince, ma gli USA sono divisi.

Italia e Svizzera vicine all'accordo fiscale

Italia e Svizzera stanno per raggiungere un'intesa che permetterà di tassare i capitali esportati illegalmente.

lunedì 5 novembre 2012

Il deficit democratico, le elezioni USA e l'Italietta dei fischi

Il deficit democratico oggi è frutto della Globalizzazione in atto. Un'accelerazione lato della domanda, non compensato ancora dal lato dell'offerta: la nascita di una vera Europa unita. Se devi competere - ad ogni livello! - con la Cina, per sfondare sui mercati, e cioè con un modello che integra il partito-unico con il turbocapitalismo, giocoforza sposi un modello post-democratico, che accorcia la "catena del comando", che ti fa comandare a colpi di decreto, per essere "veloce" ed al passo con l'accelerazione economica in atto. Come rimediare? Per questo serve più Europa, per recuperare quei "deficit" che stiamo vivendo oggi, e trovare un equilibrio migliore: con i check-and-balance degli USA, uno Stato federale che riesce ad essere "democratico" anche nella competizione agguerrita con i Bric, nonostante tutto. L'Italia è invece un'anatra zoppa, oggi, che "pensa federale, ma agisce nazionale" (scusate la brutta traduzione, ma è chiara!, e soprattutto è l'equivalente di "Think globally, act locally" dei No-global anni '90), dimenticandosi le regole democratiche.

Oggi il "deficit democratico" non avviene per colpa di qualcuno in particolare, ma perché non è completata la trasformazione da Stati nazionali a Stati federali degli Stati Uniti d'Europa. Siamo a metà del guado: e se non si completa la traversata, si vede che cosa si perde (tanti piccoli privilegi, che ci facevano stare al calduccio, ma che sono un po' obsoleti e soprattutto rischiano di essere inutili, in futuro), ma non che cosa si guadagna (la sicurezza di stare dentro un vaso di ferro, l'Europa unita, invece che in un vaso di coccio, stretto fra due vasi di ferro: Usa e Cina, dove il vaso di coccio è la somma di stati nazionali non integrati, un mosaico magari bello ma fragile).

Per competere a quei livelli, mica bastano i bassi salari o il “pelo sullo stomaco” dei Robber barons! Serve quell’integrazione di comunismo-verticista, anti democratico, e di turbo-capitalismo da chicago boys, da Cile-Pinochet? Cose che fanno impallidire perfino una post-democrazia… That’s globalization, stupid! Va inventato qualcosa di nuovo, per rendere l'Europa efficace ma democratica: il federalismo europeista: gli Stati Uniti d'Europa. 

Anche gli Europei vorrebbero eleggere il loro Obama vs. Romney. Per decidere. Per incidere sui processi decisionali. E non essere schiavi di burocrazie e "ipse dixit" calati dall'alto.

Siamo come un elastico tirato da due capi all'opposto: da un lato, c'è chi è legato al "Vecchio Mondo", l'Europa degli anni '60 con il suo Welfare; dall'altro, Foxconn, i Marchionne, il turbocapitalismo, che ci ricordano che il nostro modello ha creato una "coperta troppo corta". In mezzo, gli europei, sballottati dagli Spread e da capitalisti duri-e-puri, mentre le Sirene marxiste cercano di riportare tutti a sognare un'Europa no  più esistente in un'ipnosi collettiva... 

P.S.: Gli USA si avviano a votare per le elezioni USA, in un duro confronto Obama vs. Romney. L'Italia, invece che fa? Al funerale di Rauti, i fischi contro Fini fanno pensare a un Paese che vive ancora nelle ideologie del dopo guerra, nell'eterno scontro ideologico, sempre uguale a stesso, repliche di Déjà vu... L'America guarda già a dopodomani (al G20 e ai G2 con una Cina che - anch'essa - cambia leadership, inuna situazione economica accelerata e pesante). L'Italia è imbalsamata nelle retrospettive anni '50. Come se un incantesimo di una fata malvagia ci impedisse di guardare al futuro, ma al contrario ci imprigionasse dentro uno specchietto retrovisore, a recitare recriminazioni vecchie di decenni. Mentre là, fuori, il mondo galoppa, e ci guarda basito