mercoledì 31 ottobre 2012

Saremo tutti vassalli in un sistema feudale?

Il PD ha chiesto agli elettori di assumere un impegno verso il partito In democrazia è il partito che si impegna con gli elettori, non il contrario. Il PD ha scambiato la democrazia con il sistema feudale? "Nel sistema feudale i Valvassori erano i vassalli minori a cui veniva concesso un beneficio in cambio di fedeltà vitalizia verso il proprio signore". Saremo tutti vassalli, valvassori e valvassini del PD? E, chi, di grazia, il Signore cui giurare fedeltà?

martedì 30 ottobre 2012

La lotta all'omofobia riparte dall'elezione di Crocetta: il secondo governatore dichiratamente gay d'Italia

"Dopo Vendola, Crocetta è il secondo governatore di regione dichiaratamente gay. L'esponente del PD ha vinto le elezioni siciliane e dovrà governare con l'UDC al quale ha promesso 5 anni di castità" scrive Gay.it.

Due domande: 

Lo schiaffo all'omofobia viene da Sud?

Ma questa sarebbe la lotta all’omofobia: il voto di castità elettorale?
Sono basita.
(M.C.)

UPDATE: Per fortuna Crocetta smentisce di aver promesso la castità.

lunedì 29 ottobre 2012

Prima dell'uragano di New York, arriva lo tsunami di Sicilia

"Basta che Beppe Grillo attraversi a nuoto lo Stretto di Messina, e l'onda anomala investe l'isola. Devasta quasi tutto, a partire dalle vecchie "casematte" del potere di centrodestra. Tra le macerie si erge un'alleanza di centrosinistra, fragile e non autosufficiente. E si staglia un Movimento 5 Stelle, agile e destabilizzante. Se questo esito del voto siciliano si proiettasse su scala nazionale, ne verrebbe fuori un quadro politico indecifrabile. E un Parlamento ingovernabile." scrive un ispirato Massimo Giannini su La Repubblica.

Ma è davvero indecifrabile? No, il vosto destabilizzante ha un significato ben preciso: è una "lettera a Pierluigi Bersani" per dirgli "Lei è un'ottima persona, è stato un bravo ex ministro, ma non ci fidiamo affatto né dei giovani turchi né di tanti altri che la circondano e non danno alcun affidamento".

Ingovernabile? L'Italia è sempre stata ingovernabile (ci fu perfino chi teorizzò che fosse inutile governarla... e l'Italia precipitò nel buco nero fascista), e il fatto che l'unico che riesca a governarla sia non un politico, ma un feeddo e british Professore della Bocconi, a colpi di fiducia e di decreti legge, senza dialogare con un Parlamento (che decretò che una certa Ruby fosse nipote di Mubarak), la dice lunga.
L'Italia deve urgentemente entrare dentro un'Europa federale, a cui demandare, democraticamente, parte della sua sovranità.

O l'Europa ci salverà... o torneremo all'Italia dei Comuni, con la definitiva implosione dell'unità.

Questo che scrivo sono "cronache marziane in salsa italiana". L'affluenza alle urne che per la prima volta nella storia repubblicana stenta, sotto la soglia psicologica del 50%, mostra il baratro: quello fra gli elettori e gli eletti.

Forse l'unico che potrebbe rompere il disincanto, e potrebbe aspirare a un 40%, è Matteo-iPhone5-Renzi. Oppure gli italiani preferiranno un comico genovese, un istrione (dopo 20 di berlusconismo istrionico, why not?) ai "politici di professione" coi baffi o con il sigaro del PD.

venerdì 26 ottobre 2012

Chi odia Renzi, pensa che la finanza sia lo sterco del diavolo?

Oh my god. Non tifo per nessuno, come sapete già. Ma sono qui per chiarirmi le idee, e non ho alcuna certezza. Ma credo che dietro all'attacco a Serra e a Renzi, ci sia l'odio verso la finanza, vista - in fondo come il denaro, la ricchezza - lo sterco del diavolo.

Se il "neoliberismo" tanti intellettuali lo chiamano "pensiero unico", qualche ragione ci sarà. Per una serie di ragioni, tutti gli economisti di classe A (tranne Stiglitz e pochissimi altri) hanno sposato il "pensiero unico".

I no-global dicono che gli economisti ci guadagnano a stare da questa parte, perché ne ottengono benefici, cattedre, medaglie: vero.

Però se tanti economisti hanno sposato il "pensiero unico", non è solo per ottenere il "bollino blu". Ma per qualche ragione di fondo, meno banale e provincialotta.

Il neoliberismo ha creato la più grande massa di ricchezza mai vista (almeno fino al 2009, eh!). Inoltre il neoliberismo è quel sistema economico/finanziario che ha creato un enorme spostamento di ricchezza dai Rentier (i feudatari, i "parrucconi", stile aristocratici, quelli che non mollavano mai il potere o la poltrona!) verso gli "uomini liberi" che avevano l'ardire di fare impresa, magari partendo dal nulla, fino a diventare il "re dell'acciaio".

Un nome per tutti, anzi due. Tutti lo conoscono: Steve Jobs, ragazzo adottato, che non ha i soldi per fare l'università, e dopo il corso di calligrafia molla, prova l'LSD, incontra Wozniak e fonda Apple.

In un sistema bloccato, imbalsamato, come quello italiano, Steve Jobs sarebbe diventato un tossico: un drop-out. Considerato "choosy" dalla Fornero (e non senza qualche campata ragione).

Ma Steve Jobs ce l'ha fatta, per due volte: la prima, quando ha colto tutte le chance, in maniera meritocratica, per crescere. La seconda, quando - battuto fuori dalla sua azienda e dal Ceo che lui aveva scelto!- ricomincia da zero, si rialza, e torna ad Apple (sull'orlo della bancarotta) da trionfatore.

L'altro nome è Bill Gates. L'uomo più ricco del mondo, che al culmine della carriera, dopo un decennio da Paperone nelle classifiche di Forbes, si ritira, e va a lavorae a tempo pieno alla sua fondazione, la Bill & Melinda Gates Foundation, e fa... il filantropo. Convincendo gli ultra billionaire a lasciare, post mortem, il 50% della loro ricchezza non ai figli e consanguinei, ma ad attività filantropiche.

Chi odia Renzi, pensa che la finanza sia lo sterco del diavolo? Il dubbio sorge - a volte - spontaneo.
(M.C.)

giovedì 25 ottobre 2012

Berlusconi abdica

Le Primarie nel PDL sono una notizia, soprattutto se saranno primarie vere come quelle del PD, dove Bersani e Renzi se ne danno di santa ragione, e Laura Puppato è la new entry. Le Primarie nel PDL sono una notizia,come il 21% del M5S. Ma se il Re abdica è perché rischiavano troppo le aziende.

mercoledì 24 ottobre 2012

Il caso Penati. Vuole tornare a fare il prof.

Il caso Penati: "Dopo il mandato tornerò a fare il prof" dice ad Affaritaliani. Ma perché la scuola dovrebbe riprendersi uno che è accusato di cose gravissime come Penati? Ma non dovrebbe esserci l'interdizione dai pubblici uffici, in caso di condanna? (con la sospensione fino all'eventuale condanna definitiva?) La "scuola" è il luogo dove si formano le generazioni del futuro. La scuola non è un rifugium rifugium peccatorum...

Ma quale pluralismo dell'informazione?

L'allarme della federazione della Stampa sulla crisi della stampa: "Potranno chiudere 70 giornali". L'ANSA parla addirittura di 90 giornali. Quattro mila posti a rischio. Franco Siddi si preoccupa del pluralismo dell'informazione. Ma c'è da chiedersi "quale pluralismo e quale libertà di Stampa" nell'Italia di oggi che è 61esima al mondo per la libertà di informazione (Fonte: Reporter saenza frontiere, RSF). Questi 70 giornali, mantenuti con i finanziamenti pubblici all'editoria, quale lustro davano alla libertà d'informazione?

La buona notizia è che tali finanziamenti sono scesi dai 114 milioni di euro del 2011 ai 60-70 del 2012... Più che 'Il pluralismo verso l'estinzione' dovremmo ammettere che è 'Il Giurassic Park editoriale verso l'estinzione"! Forse l'Italia potrà risalire dalla 61esima posizione al mondo, e tornare ad avere un'infformazione libera.

Debito pubblico al 126,1% del PIL

Anche se lo Spread è sceso per merito dell'Effetto Draghi, il Rapporto Debito pubblico/PIL sale vertiginosamente: è al 126,1%, secondo solo al 150,3% della Grecia. L'Italia, migliora (anche l'Istat vede segni di ripresa, ma con grande cautela), ma non è affatto fuori dal tunnel.

L'Istat ha invitato a prendere con le pinze i dati sulla ripresa economica perché "dal lato delle famiglie permangono segnali di sofferenza: nel secondo trimestre il potere d'acquisto si è ridotto dell'1,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al secondo trimestre del 2011, portando al 3,5% la perdita di potere d'acquisto rispetto ai primi sei mesi del 2011".

martedì 23 ottobre 2012

La sentenza de L'Aquila è uno choc. Cassandra non era una scienziata, ma solo una saggia veggente

Adoro l'irrazionalità del mito di Cassandra, perché fin da giovane mi sono riconosciuta più in Cassandra e Antigone che in altre figure mitologiche, ben più fortunate, scaltre e seducenti. Ma, da laureata in chimica, che al Liceo ha studiato Filosofia della Scienza, e al Master in Comunicazione Scientifica ha presentato una tesina sul "Metodo scientifico" - da Galieo a Feyerabend passando per Popper -, devo dire che la sentenza de L'Aquila è uno choc.

Cassandra non era una scienziata, ma solo una saggia veggente, intrisa di poesia e di intuito irrazionale. Una figura poetica, una metafora, ma nulla aveva da spartire neanche con Ipazia, tanto per citare un'altra donna, questa realmente esistita ad Alessandria d'Egitto nel periodo ellenista, che invece tanto ha dato alla comunità scientifica.

Concordo con Piergiorgio Odifreddi: "Sia l’accusa che la sentenza nei confronti degli esperti sono tipiche espressioni dell’atteggiamento distorto e contradditorio che si ha in Italia nei confronti della scienza." 

E il mondo si chiede se il "declino italiano" si nasconda anche in questi dettagli: eravamo o no la patria del diritto? E non siamo il Paese di Galilei - ma anche di Fermi e tanti Nobel - e del metodo scientifico?

"Essere contro il metodo", à la Feyerabend, è un conto. Ma la Sentenza de L'Aquila si pone contro la scienza, contro la logica e contro un'intera comunirà scientifica internazionale. Pura irrazionalità, temo. Che avrebbe fatto orrore anche alla preveggente Cassandra... 

Il pensiero magico o religioso stanno diventando il crogiuolo di un'Italia anti tecnocratica, che teme il "metodo scientifico" perché mina alle fondamenta certe "credenze popolare" troppo care all'Italia rurale?





lunedì 22 ottobre 2012

Che cosa significa "non essere choosy"? Significa contaminarsi, mettersi alla prova

Questo riepilogo non è disponibile. Fai clic qui per visualizzare il post.

#E pure Vendola

"Dunque l'ILVA di Taranto può andare avanti: lo garantisce la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA, scaricabile qui), e una nuova legge ad aziendam infilata tra le pieghe del DdL Semplificazioni.
E lo garantisce, soprattutto, il gioco delle parti della "strana coppia" Vendola-Clini, che usano toni in apparenza diversi quando parlano della fabbrica, ma dicono la stessa cosa".

Mentre quadruplicano i tumori che colpiscono le donne, parafrasando l'arcinoto "Parigi vale una Messa", Roma vale un''Ilva. #E pure Vendola...

Le Cayman e le isole di Unipol

Bersani contro Renzi per il caso Cayman? Risponde Arturo Parisi: "L'esperienza americana ci insegna che neppure là le primarie sono un pranzo di gala. La speranza di non farle e la paura di farle da noi le ha rinviate oltre ogni prudenza. È così che siamo finiti nelle Isole Cayman. Vedrà le altre isole che verranno ora fuori, con contorno di Unipol, Merchant bank e a chi più ne ha più ne metta. Sarebbe meglio per tutti trovare temi più seri".

Non vogliamo far piangere i ricchi. Ma far sorridere i poveri

Ecco questa è la Sinistra che piacerebbe a me. Quella punitiva e nichilista, è il No Future da 1984. Va bene solo per chi ha poche settimane di vita davanti a sée non ha figli a cui lasciare in eredità un "mondo migliore" di quel che ha trovato.
"Non vogliamo far piangere i ricchi. Ma far (sor)ridere i poveri" (Matteo-iPhone5-Renzi). Poi, certo, non è una frase da cui si estrapola un programma, ma è già un inizio.

Anche Laura Puppato si pone con un accento diverso: un volto nuovo per le donne che andranno alle primarie. A ognuno il suo candidato, ma fuori dalla nomenklaura, dalla finanza dei salottini ingessati e dalla coop.

(M.C.)

- La Stampa: Matteo Renzi chat a La Stampa con Gramellini

L'Ilva è pericolosa per le donne

Ilva sarebbe responsabile della diffusione dei tumori. Quadruplicati i casi di cancro nelle donne.

giovedì 18 ottobre 2012

La guerra dei cloni 2.0

Adessomatteorenzi.it clona il sito di Matteo Renzi (quello vero: è matteorenzi.it senza "adesso", che è solo il claim della campagna). Non poteva mancare la guerra dei cloni 2.0, in queste primarie in salsa italiana ;)

Unione fiscale, unione bancaria e unione sociale: l'Europa unita parte dal veto sui bilanci

Per arginare la crisi, la cancelliera Angela Merkel chiede più poteri di controllo dell'Unione rispetto ai governi nazionali.Anche il Presidente francese François Hollande, in un'intervista rilasciata a Le Monde e ad altri quotidiani europei, rilancia su una maggiore unione europea. Il che tradotto in parole povere, significa: Unione fiscale, unione bancaria e unione sociale. E l'Europa Unita parte dal veto sui bilanci.

mercoledì 17 ottobre 2012

Democratici, di nome. Ma di fatto?

Dopo Veltroni, anche D'Alema non si candiderà Ma se vincesse Renzi, sarà "battagli": chissà forse potrebbe staccare i vecchi DS e fondare un nuovo partito... Ah, le elezioni, le primarie! Democratici, di nome. Ma di fatto?

La sindrome dei Top Gun

Il governo annuncia un rialzo nella spesa di tre miliardi e 200 milioni per l'acquisto di nuovi aerei da guerra, i famigerati F-35. Dipendesse da me procederei dritta verso un esercito europeo, dotato possibilmente di armi europee (così salviamo l’occupazione, il know how eccetera). Questo blog è consapevole che stare dentro la N.A.T.O. e dentro la UE, dovrebbero farci godere di alcuni vantaggi: avere un unico esercito europeo, e non 27! Con l'opportunità di effettuare scoperte come l'ARPAnet, da cui è nata Internet.

P.S.: I paesi che hanno un enorme debito estero (per fortuna Monti lo sta riducendo quello con l’estero, e lo sta riportando italiano…) sono più ricattabili. Per questo, un paese non dovrebbe mai avere troppe esposizioni con l’estero, per non essere “obbligato” a shopping sfrenati, guarda caso in favore proprio di quei paesi a cui si sono legati “a doppio filo”, da un rapporto prestatore / debitore. Per questo, avere una “spesa pubblica” sotto controllo, conviene: per non finire al cappio di chi non fa i nostri interessi, ma solo i suoi. Per non far la fine di coloro che finiscono dall’usuraio, bisogna non fare troppi debiti, mai.


Le leggi che hanno consentito gli aiuti per i terremoti dal 1990 ad oggi

I terremotati non sono tutti uguali? Gli emiliani e i friulani hanno fatto molto da sé senza aspettare gli "aiuti dal cielo" o da mamma Roma. Altri hanno preferito chiedere l'inyervento dello Stato. Poi, certo, in certe aree c'è una maggiore cultura d'impresa, e più giovani; altre aree hanno troppi "vecchi" e non sono in grado di reagire da sole di fronte alle calamità. Rimangono però anche forti perplessità sulle leggi che hanno consentito gli aiuti per i terremoti dal 1990 ad oggi. Bruxelles indaga: ipotizza che «le agevolazioni non si limitino a compensare il danno subito».

martedì 16 ottobre 2012

La rivoluzione di Malala Yusufzai


La ragazza con il libro in mano non è solo un simbolo, ma una speranza. Malala ha dato una grande lezione al mondo. Una ragazza che legge un libro è più rivoluzionaria di ogni forma di violenza. E più potente dei carriarmati e delle bombe "intelligenti".

"Gentile primo ministro Raja Pervez,

lo shock causato in Pakistan e a livello mondiale dall'attacco a Malala Yusufzai e alle due compagne di classe è la prova che persone di tutto il mondo riconosce il valore universale del diritto all'istruzione di donne e ragazze, che devono avere le stesse opportunità degli uomini e dei ragazzi.

Malala sostiene l'accesso all'istruzione per le ragazze nella sua regione da quando aveva 11 anni. Suo padre continua a dirigere una delle poche scuole per ragazze nella valle dello Swat, nonostante le minacce costanti dei talebani. Il coraggio e la forza di Malala e della sua famiglia sono di ispirazione per tutti noi. (...)"

La corruzione fa lievitare gli appalti del 40%

I numeri della corruzione sono strabilianti: 60 miliardi di euro. Ma la corruzione fa lievitare gli appalti del 40%. Un salasso per un Paese indebitato come l'Italia.

lunedì 15 ottobre 2012

Dei bambini non si sa niente. Ma anche i bimbi infelici possono diventare adulti sereni

Dedicato ai bambini contesi e ai bambini infelici. Nessuno deve mai toccare i bambini, il cui diritto alla felecità è dovere di ogni comunità sana. Ai genitori che "usano" i bambini come armi nei casi di separazione e divorzio, basta. Dall'essere genitori, non si divorzia mai. Dai figli, non ci si separa mai. I genitori devono liberarsi dal "senso di possesso" che nutrono verso i figli. Perché i figli non sono mai nostri, ma sono individui del mondo. Noi dobbiamo solo accompagnarli,nel migliore dei modi, verso l'autonomia.

Collaborate sempre per la crescita felice dei vostri bambini. Perché i bimbi imparino, serenamente, a camminare con le proprie gambe. Diventando adulti sereni e futuri genitori pacifici e amorevoli. No, non è poi così difficile se si esce dalla "bolla dell'odio" in cui certi genitori piombano a causa di pressioni (interne ed esterne) fortissime, e nocive.

venerdì 12 ottobre 2012

Sei condizioni per la patrimoniale. Ma occhio alla fuga dei capitali

Non temo la patrimoniale, ma temo il Leviatano. Se lo Stato mi chiede qualche migliaio di euro di patrimoniale, sono dispostissima a pagare.

MA a sei condizioni. Ecco quali:
  1. Che la patrimoniale venga applicata “a tutti”. Senza soglia minima;
  2. Che non superi l’1% del patrimonio personale;
  3. Che la patrimoniale renda almeno una cifra xxx (non trascurabile);
  4. Che vengano ridotti tutti gli stipendi e tutte le pensioni delo Pubblico impiego oltre i 1500 euro;
  5. Che vengano ridotti tutti i canoni di affitto per i contratti in vigore;
  6. Che vengano “veramente” tagliati i costi della politica (dal numero dei parlamentari a quello dei consiglieri degli enti locali, dalla riduzione delle indennità ai benefit eccetera).
E comunque, anche a queste condizioni, dubito che la patrimoniale serva a qualcosa. Di sicuro serve a far scappare i capitali.

La "Fuga di capitali dall'Italia" ci è già costata 235 miliardi, il 15% del Pil. Un prezzo troppo alto per rischiare ancora.

Il Nobel della Pace all'Unione europea è un "monito"

Il Nobel della Pace all'Unione europea non è solo un riconoscimento al più lungo periodo di Pace dentro i confini della UE (un Continente dove secoli di guerre hanno mietuto vittime quanto la peste nera....), ma soprattutto è un "monito". Mentre l'euro-recessione manda in fumo 4 milioni di posti di lavoro in Europa, "fantasmi xenofobi e furbi demagoghi" s'aggirano per il Vecchio (stanco) Continente.

E forse questo Nobel va letto, anche, in contrapposizione alla tragica guerra dei Balcani. Una guerra che esplose alle porte dell'Europa, alle porte della UE, causata dall'implosione di un'ex unione e da rigurgiti nazionalisti...

NON è giunta l'ora di FARE UN UNICO ESERCITO EUROPEO, tagliando le spese militari dei singoli paesi UE, che strangolano le nostre economie? EUROPA UNITA con un unico esercito, un'unica difesa. L'Unione non è solo fra banche, ma fra cittadini e società. Un "Nobel per Pace alla UE" rappresenta la migliore occasione per varare una Difesa comune europea, un unico esercito dell'Unione europea, tagliando così i "bilanci bellici" dei singoli paesi.

Non è l'ora di una Spending Review "pacifista" e nel nome di "+Europa -nazionalismi"?

In modo che i riparmi liberino fondi da dirottare a una vera Digital Agenda UE, alla ricerca nelle Università europee e all'Erasmus. Per compere nella Globalizzazione dobbiamo investire in ricerca e sviluppo e scoprire nuovi talenti: servono capitali freschi. Magari in arrivo da un taglio alle spese militari.

Per compere nella Globalizzazione dobbiamo investire pesantemente in ricerca e sviluppo e scoprire nuovi talenti: da investire nell'R&D, nell'IT e nall'Agenda digitale. E per stimolare la "creatività digitale".

giovedì 11 ottobre 2012

La Globalizzazione ci spinge contro un muro: Europa unita o Barbarie!

Sono un’attenta osservatrice della Globalizzazione, e metto in fila quattro fatti, apparentemente sciollegati, ma uniti da un filo rosso: oggi la cinese Lenovo (che 7 anni fa comprò la divisione Pc di Ibm) sorpassa l’americana Hp nel mercato Pc (mercato in declino, ma insomma); la sud-coreana Samsung è il primo vendor del mercato smartphone (con 57 milioni di device venduti in tre mesi, roba che fa impallidire le ambizioni di Marchionne); il Nobel per la Letteratura va al cinese Mo Yan. La giapponese SoftBank sta per acquistare l'americana Sprint: valore dell'operazione, 12,8 miliardi di dollari. Tutto questo è successo fra oggi e le ultime due settimane. Che vuol dire? Che, ad una velocità *impressionante*, l’asse degli equilibri mondiali si sposta sul Far East. La Globalizzazione ci travolgerà, se non facciamo l’Europa unita: altrimenti finiremo come il vaso di coccio, fra i vasi di ferro… E non ci sarà nessuna “Apple” o Microsoft a salvarci: anche perché l’iPhone lo costruiscono a Foxconn, e basta una scintilla fra operai lì dentro, che Apple crolla in Borsa….. questo non per giustificarmi, ma per dire che la mia coscienza mi dice: in un tale scenario di “war economy”, non posso essere “velleitaria”: il futuro di noi e dei nostri figli mi costringe ad essere”pragmatica”. Vorrei eleggere il Presidente degli Stati uniti d’Europa invece di unpiccolo premier italiano? Forse sì.

In poche parole: Europa unita o barbarie. Se ci si distrae un attimo, verremo massacrati da una globalizzazione che corre più del neutrino nel tunnel della Gelmini. Ciò significa "rinunciare alla democrazia e ad un dibattito duro fra eletti ed elettori"? No, anzi: la democrazia è il nostro segno distintivo, dalla democrazia nascono le migliori idee - anche Hi-tech - (che magari le dittature copiano). MA non voglio diventare il "cavallo di Troia" dei BRIC. Non voglio che la mia "attitudine democratica", di democraticissima discussione, diventi la "maglia larga" che fa passare un Ulisse dagli occhi a mandorla del Far East che poi rade al suolo Troia... Non è che se diventiamo "tutti cinesi", zitti ed ubbidienti, vinceremo questo attacco al cuore del nostro Lifestyle e al nostro Welfare.


Ma è vero il contrario: che se non rimanesimo agganciati all'Europa e alla Germania, finiremmo travolti da una Globalizzazione che già non fa sconto agli USA. Figuriamoci all'italietta... E se vincono i BRIC, di una cosa sono certa: i cinesi, il Welfare, neanche sanno che cosa sia. È la prima cosa che ci azzererebbero. E poi, a farne le spese sarebbe la democrazia. Il concetto stesso di democrazia, inventato da Pericle, ateniese, nel V secolo a.C, traballa come non mao. E tutto ciò, mentre vanno in fumo 4 milioni di posti di lavoro in Europa. Anche se in Asia la Globalizzazione sfama decine di milioni di persone in più.
(M.C.)

La bussola della Globalizzazione punta sul Far East: i casi Lenovo e il Nobel a Mo Yan

L'iPhone 5 si produce a Foxconn, nella fabbrica dei "suicidi" in Cina. La cinese Lenovo, che ha acquisito la divisione Ibm solo sette anni fa, ha sorpassato Hp: ora detiene lo scettro del mercato Pc (fonte: Gartner), e punta a sfidare Apple e Samsung nel mercato Mobile. La sud-coreana Samsung domina il mercato smartphone con oltre 57 milioni di unità vendute in un trimestre, di cui 20 milioni solo di Galaxy S III. Il Nobel per la Letteratura è a stato assegnato a Mo Yan, l'autore che, da Sorgo Rosso a L'uomo che Allevava i gatti e Grande Seno, meglio ha schiuso le porte della Cina segreta a noi occidentali, fermi a un'immagine iconografica e antiquata dell'ex Celeste Impero.

Insomma, la bussola della Globalizzazione punta sul Far East...

Premio Nobel della letteratura a Mo Yan, autore di Sorgo Rosso

Oggi Mo Yan, originario della provincia dello Shandong in Cina, è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura. Nasce il 17 febbraio 1955 da una famiglia numerosa di contadini poveri. Lasciati gli studi dopo le elementari, all'inizio porta al pascolo le mucche e poi a diciotto anni va a lavorare in una manifattura di cotone. Nel 1976 si arruola nell'esercito come soldato semplice, poi fa carriera: il caposquadra, l'istruttore, il segretario e lo scrittore. Congedatosi dall'esercito nel '97, lavora dapprima per un giornale, mentre si laurea presso la Facoltà di Letteratura dell'Istituto Artistico dell'Esercito di Liberazione Popolare (1984-1986), ottenendo un Master in Studi letterari e artistici presso l'Università Normale di Pechino (1989-1991). Inizia a pubblicare nel 1981: Sorgo rosso, da cui è tratto l'omonimo film di Zhāng Yìmóu, L'uomo che allevava i gatti (entrambi del 1997), Grande seno, fianchi larghi (2002), Il supplizio del legno di sandalo (2005) e Le sei reincarnazioni di Ximen Nao.

UPDATE: Mo Yan fa appello per la liberazione "il piu' presto possibile" del premio Nobel per la pace 2010, il connazionale Liu Xiaobo. Liu Xiaobo FREE!

Giornata Mondiale delle Bambine!

Con Indifesa, siamo TUTTI bambine!

Oggi 11 ottobre celebriamo insieme la Giornata Mondiale delle Bambine! E' il nostro e vostro momento per dimostrare alla rete il potere di Indifesa!
Caricate la foto della bambina di Indifesa e la cover e... Diffondetela :)

mercoledì 10 ottobre 2012

Marchionne: Si crede Obama (detto di Renzi)

Da parte di colui che, visto che portava un golfino al posto della giacca, si credeva Steve Jobs...

P.s.: attaccare Renzi è legittimo. Definire Firenze "una piccola povera città", no, Mister Marchionne!

Mister Berlusconi, perché non paga lei la penale sullo Stretto di Messina?


Grllo lo ha attraversato a nuoto, dimostrando di essere in salute come Mao Tse-tung alla sua epoca, e che quel Ponte è inutile. Ma la penale, da 300 milioni di euro, per il Ponte sullo Stretto (che giustamente non si farà: era un insulto ai morti del maremoto di Messina dei primi del '900!), ma quell'odiosa penale, non la dovrebbe pagare quel Premier che promise il Ponte, firmando un contratto con gli italiani in un noto salotto Tv?

Mister Berlusconi: se la pagasse Lei, farebbe bella figura con gli italiani. Forse le perdonerebbero pure Ruby e le Olgettine, lo Spread da infarto, l'IMU.

Anzi, faccia tre cose: inviti Formigoni a dimettersi, perché un assessore lombardo che paga la 'ndrangheta è un insulto per i lombardi onesti e lavoratori. Partecipi all'asta delle Frequenze Tv, pagando come si fa in Europa, senza Beauty Contest gratuiti. E poi saldi Lei il conto della Penale. Se poi non si ripresenterà più, ma passerà il resto dei suoi giorni a fare il "padre" di un centrodestra italiano, liberale e liberista come vorrebbe Ostellino, e forse, conquisterebbe un posto nelle pagine di Storia italiana. Non sono pochi 300 milioni. Ma con questo conto salderebbe (gran parte) dei suoi debiti con gli italiani, portati a un passo dal Default. 

Sarebbe un parziale risarcimento, dopo tanti sciocchi cucù, per i danni arrecati al Paese.
(M.C.)

L'Europa va costruita tutti insieme. Perché conviene

L'Europa oggi sembra distante - cone le sue banche dissestate e le richieste di soldi per ripianare debiti-, ma tocca anche a noi cittadini europei dare "un'anima" a questa Europa. Un'Europa, che per sopravvivere non può fare a meno della finanza (altrimenti i BRIC ci mangiano a colazione! o ci comprano, e ci trasformano nella loro Foxconn, rendendoci schiavi...), ma un'Europa che deve presto tornare a parlare ai cittadini, spiegando che si stanno facendo enormi sacrifici per costruire gli Stati Uniti d'Europa, dove l'Italia sarà un architrave importante, un cavallo trainato da manifattura e turismo. Ma per non far sembrare l'Europa solo burocrazia, sprechi e "decisioni calate dall'alto", dovremmo avere una classe dirigente che SA raccontare l'Europa. Oggi se in Italia abbiamo un'Agend(ina) digitale è perché c'è la Digital Agenda di Neelie Kroes. Se i costi della telefonia mobile sono calati in dieci anni (anche il prezzo degli SMS era il più alto in Italia!), è merito dell'Europa. Idem, per l'abbonamento a Internet. E se azzereremo il divario digitale e avremo la banda ultra-larga - sulle cui autostrade digitali passeranno la sanità (e-health) e i servizi al cittadino (meno costosi!)-, sarà perché in Europa stiamo colmando il divario fra Nord e Sud. Gli Open Data, che in Francia (vedi Bordeaux) e in UK sono sempre più usati, sono il maggior antidoto alla corruzione. L'Europa a volte ci sembra un mostro, un'idra matrigna, però è la nostra casa comune. E - mentre la globalizzazione può distruggere un piccolo paese, solo- 27 paesi sono in grado di resistere e rilancire l'economia, ri-creando i lavori persi. L'Europa conviene (nonostante tutte le magagne che giustamente sottolinei)

Umberto Ambrosoli, candidato alla guida della Regione Lombardia?

Come prossimo governatore della Lombardia a me piacerebbe che venisse candidato Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, fatto uccidere da un sicario ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona, sulle cui attività proprio Ambrosoli indagò nell’ambito dell’incarico di commissario liquidatore della Banca Privata Italiana:

Sarebbe un bel segnale, imho: per dire no al voto di scambio, in modo forte e chiaro. (Per non correre il rischio di compromettere anche l'Expo...)

Voto di scambio in Regione Lombardia

Milano ha una grande "storia di accoglienza" e di "inclusione sociale", con radici profonde, che andrebbe recuperata e raccontata. Ma un conto è l'inclusione di chi viene da fuori ma lavora onestamente, un altro conto è il voto di scambio: "chi paga le mafie", uccide l'ecosistema lombardo. Perché le mafie chiedono, prima o poi, il conto. Salatissimo, criminogeno e costellato di cadaveri. Saviano docet.

Tasse ridotte sugli stipendi bassi

L'IVA purtroppo salirà dal 10% all'11% e dal 21 al 22% (ma l'incremento è dimezzato). Ma se le tasse sui consumi salgono, scelgono le tasse sul lavoro: soprattutto sugli stipendi più bassi. Dal 2013 avverrà il calo delle aliquote più basse: dal 23% al 22%; e dal 27% al 26%. E quuesta è una buona notizia.

martedì 9 ottobre 2012

La patrimoniale di Camusso? Ma lo sa a quanto ammonta la fuga di capitali dall'Italia?

235 miliardi sono i capitali fuggiti finora dall'Italia, ovvero il 15% del PIL e in Spagna di 296 miliardi, pari al 27% del pil. È questo il calcolo del Fondo Monetario internazionale nel Rapporto sulla stabilità finanziaria.

A chi la fa la patrimoniale? A quei pochi onesti che non si sono dati alla "fuga dei capitali"?

Le proposte della CGIL non sono applicabili. Provocherebbero il crack del paese. Altro che aiutare gli esodati... Le ricette sono altre, e devono far rientrare i capitali in fuga.

Le trappole per il candidato

Gustosissima: Il candidato.

Fassina? Sembra un vecchio Palm, uscito di scena

Se Matteo Renzi, detto iRenzi, sembra l'iPhone 5, e Bersani un "vecchio" Blackberry senza touch, ma con solida tastiera, Fassina - le cui idee appaiono  un grigio e sbiadito cut-and-paste del programma dell'SPD degli anni '70, già obsoleto allora - appare un vetusto Palm. Quei palmari che si vedevano nei primi anni 2000, resi poi anacronistici dall'email mobile del Blackberry o dall'Internet mobile dell'iPhone. Un residuo del vetero marxismo, che forse è rimasto in piedi solo in Nord-Corea, mentre al Sud Samsung macina utili e conquista il mondo con il piglio da tigre asiatica. Fassina è già stato "rottamato" dalla globalizzazione, e dalla Storia.

Un fantasma si aggira per le Primarie: milioni di partite IVA e di “Felici e sfruttati”

Esatto. Mutazione genetica o no, è la più grande "rivoluzione copernicana" della politica italiana. Alle Primarie non andranno solo la "ex classe operaia" (questa ormai è più tra le fila di Maroni, da anni) o i "colletti bianchi del pubblico impiego". Bensì andrà alle Primarie il "popolo delle partite IVA", quello che il Pdl non ha mai apprezzato (perché amico delle liberalizzazioni), il "quinto stato" (i lavoratori della conoscenza immateriale) e i newcomers dell'economia digitale: tutti muniti di smartphone, tablet, abili a saltellare di app in app, persone che non hanno mai avuto uno straccio di Welfare (quindi a loro sembrano giurassici i "tutelati" o "chi sciopera"), ma sanno benissimo cosa significa l'ossimoro "Felici e sfruttati" (perché è il loro ritratto spiccicato: a loro non importa lavorare 10 ore al giorno, perhé aloro interessa essere coivolti in un progetto). Una pletora di 20-30-40enni che non ha alcuna radice nel marxismo, cavalca la globalizzazione dei mercati (sia export che idee) e parla le lingue, ma è pronto a dare carta bianca ad iRenzi, a Passera (guardate il decreto sulle start-up: la Fornero sembra perfino laburista a confronto!) e a chi sembra offrir loro "possibilità di crescita senza lacci e lacciuoli". Se loro regaleranno a Renzi anche il secondo posto, ma con un 30%-40%, avranno comunque vinto. Per loro iRenzi è la prima grande chance di visibilità e di "rappresentanza": sono liberal e liberisti perché sono gli eterni-esclusi-dai-posti-fissi. Perché sono del Pd, si chiederanno quelli di "sinistra"? Ma perché considerano il Pdl un "ferrovecchio". in iRenzi vedono il loro iPhone 5, easy, funzionale e "lo Stato" minimalista.

Per capire chi sono, basta leggere un identikit o un "ritratto sociologico" degli start-upper: che hanno chiesto un contratto di lavoro, "californiano", che fa impallidire la Legge Fornero. Quest'ultima pare - addirittura!- un eccesso di socialismo, ai loro occhi...!

Perché convergono sulle Primarie del PD? Perché Lega e Pdl li hanno sempre snobbati, e poi perché -socialmente - sono più di sinistra, voterebbero per le coppie di fatto, per le adozioni gay, per le staminali... Sono liberisti in economia, ma liberal in politica. E potrebbero diventare l'ago della bilancia alle Primarie del PD

lunedì 8 ottobre 2012

Come mai iRenzi ha presa sull'elettorato PD?

La base PD è un mix di: persone che leggono con grande simpatia Repubblica, e non sanno che cosa siano il Galaxy S III e Nokia Lumia, perché credono che esista solo l'iPhone o quasi (quindi iRenzi a loro, un po' fa simpatia, li fa sembrare "hungry and foolish" nel recinto borghese, senza rovinarsi neuroni con l'Lsd); un po' di vecchi radikal-chic anni '70-'80 che hanno votato di tutto (da Calearo in giù), e sono un po' stufi dell'oligarchia; tanti che si sono negli anni rifugiati nel PD solo per sfuggire ai tentacoli di Mister B. E ora a loro piace Monti al 75%, anche se non apprezzano le manovre di Monti al 65%: come vedi, su questa base iRenzi può fare grande prese. Attraverso la backdoor: gli iDevice, tanto amati dal giornale di De Benedetti.

Su questa base iRenzi ha grande presa. Perché a loro Bersani sembra un "vecchio" Blackberry senza touch, ma con solida tastiera. iRenzi sembra luccicante come l'iPhone 5.

Quelli che votano Renzi non sono soggiogati o stupidi, ma "interessati": è un'OPA. E chi aderisce all'OPA avrà i suoi (legittimi) interessi. È che gli interessi non corrispondono più da un pezzo con quelli della vecchia base PD, il cui voto è rappresentato forse solo da Vendola e Puppato, a questo giro. Ma sono portatori di interessi di un nuovo blocco sociale, dinamico, che alla Cgil preferisce Boeri; un blocco sociale che ha partita Iva, che è metropolitano, mobile (e cioè non-fisso: per questo ho usato la metafora degli smartphone di tendenza) e senza certezze (destra/sinistra li considera un binomio "vetusto"). Scarica l'app iRenzi come scaricherebbe l'app del TomTom o Whatsapp, almeno finché gli serve. Poi ci sono quelli che vedono in Renzi (come anche Giavazzi) un ariete contro le "scorie marxiste". In lui vedono il Tony Blair italiano. Anche se vincerà Bersani - ma iRenzi ottenesse un 35-40% - quello che emergerebbe dalle Primarie sarebbe un PD diverso da quello di oggi. I "giovani turchi" finirebbero come l'impero ottomano: rottamato.

Solo Monti, con il look da veterano ma pur sempre valido Office, può spezzare questo incantesimo? E dunque, tutta la sceneggiata delle Prtimarie e dei presunti interessi contrapposti, non serve poi a fare un Monti-Bis, con interlocutori Renzi, Bersani, e per il Pdl giovani imprenditrici come Luisa Todini?

Open Data, un ingrediente prezioso contro la corruzione

"In Italia la corruzione lambisce livelli spropositati (si stima per difetto in 50-60 miliardi di euro l’anno) e fa perdere 10 miliardi di euro l’anno in termini di PIL ogni anno, pari al 6% in termini di produttività. Prima del controllo della Corte dei Conti sulle “spese folli” della politica o prima che scoppino nuovi casi di corruzione, basterebbe il monitoraggio dei cittadini attraverso gli Open Data." Occhio che vede, cuore non duole.

sabato 6 ottobre 2012

La lealtà di Bersani

Albo elettori e ballottaggio. Ora le regole al tavolo degli alleati. Blitz di "Occupy primarie". Diamo atto a Bersani (l'usato sicuro) di essere stato leale.Torna il sereno sulle prime vere Primarie del PD (finora, sono state pagliacciate).
(M.C)

Bersani: "Il mondo ci guarda". E come vi vede, eh?

Già il mondo vi guarda. E vi vede abbarbicati sulle pendici del pendio scosceso, pronti a sradicare tutto con le unghie e con i polpastrelli incalliti, pur di restare al potere per un altro minuto ancora?


Già il mondo vi guarda. E vi vede lì, attaccati col vinavil agli scranni del Potere, da vent'anni. Alcuni, anche di più. Vent'anni in cui sono state svuotate Telecom attraverso scatole cinesi e depredate le privatizzazioni degli anni '90. Vent'anni in cui i sacrifici degli italiani, invece di alimentare un Welfare sano e virtuoso, hanno fatto da bancomat a Regioni sciagurate, corrotte e prone ad ogni genere di malversazione. Vent'anni in cui l'unica Riforma che avete saputo fare è stata la famigerata e disastrosa modifica del Titolo Quinto, con cui le Regioni hanno iniziato a fare debito più dello Stato! E il mondo si chiede: Se non ora, quando?

Già il mondo vi guarda. E, di fronte a una disoccupazione giovanile che atterrisce e a ragazzi che non vedono nulla di fronte a sé se non imboccare il nichilismo dell'eroina, dell'alcolismo o la coazione a ripetere dell'irruenza di piazza, che cosa volete proporre? La gerontocrazia che cannibalizza i giovani per impedir loro di crescere, evolvere ed aprisi al mondo?

È vero: Lenin, Stalin, Hitler e Mussolini erano giovani. Mentre Churchill e Roosevelt erano vecchi. E sappiamo quale terrore abbiano generato i giovani, allucinati e sanguinari, totalitari, sostenitori dello Stato Etico, contro cui si sono battuti i "vecchi" democratici. L'apologia del giovanilismo, dunque, ha poco senso. Ma sappiamo anche che Mao fece la Rivoluzione Culturale da vecchio, ed atterrì centinia di milioni di cinesi, portandoli alla fame e all'orrore.

Questa non è una battaglia fra giovani e vecchi, una banale sfida alla gerontocrazia - sebbene sia chiaro che vedere le "stesse facce" da decenni fa male a un paese, gli dà una patina di feudalesimo, vero o presunto che sia. Ma questa è una battaglia di idee: fra chi crede che l'Economia digitale salverà l'Europa dall'irrilevanza, e chi non capisce perché la banda larga sia la più importante infrastruttura che serve al Paese, altro che TAV! Fra chi è consapevole delle potenzialità della Internet economy e delle Start up, soprattutto per insegnare l'imprenditorialità ai giovani scuotendoli dal falso mito del "posto fisso", e chi è troppo legato ai vecchi, anacronistici, paradigmi.

Questa è una battaglia fra chi crede nel libero mercato (e liberalismo delle idee!) e chi invece è monopolista (delle idee! ma anche della Sinistra!), oligarchico, autoreferenziale, imbalsamato e si perde a contemplare narcisisticamente il suo ombelico, l'omphalos. Ma senza la saggezza dell'Oracolo di Delfi all'orizzonte: solo un ombelico autarchico, pigro e stanco.

Renzi è un Einaudiano di centrodestra? Ma quando MAI il PD è stato di sinistra??? 

(Quello che poi servirà al Paese, è una vera sinistra, a sinistra del PD. Una Linke accanto all'SPD. Ma L'SPD ha bisogno di linfa nuova, di "uccidere - metaforicamente!- il padre e giacere con la madre" (Edipo Re), per nascere dalle ceneri del vecchio PCI che mai è sparito, con tutti i suoi rigurgiti di fastidio per chi è più a sinistra del Partito.)

venerdì 5 ottobre 2012

Galileo Galilei, colui che rottamò Tolomeo

A Bersani vorrei ricordare che anche Galieo Galilei e Copernico “rottamarono” Tolomeo. A Galileo Roma chiese l’abiura. Ma oggi a scuola studiamo il Sistema solare dei “rottamatori”:attenti  a chi chiede le abiure ai “rottamatori”… prima o poi finisce in Soffitta, come il sistema tolemaico!

Occhio agli "slittamenti di paradigma". Sono più scivolosi delle bucce di banana...

#FreeYoani

Yoani Sanchez libera!

Sarà anche una Moleskine Digitale, ma è un primo passo in un Paese arretrato

È vero: le start-up non saranno la pancea per risolvere tutti i problemi, in un Paese senza una politica industriale da decenni. Ma la mia generazione negli anni '90 era disoccupata, senza speranza e in un Paese in profonda crisi: i giornali ci chiamavano "generazione X" e ci davano per spacciati. I miei compagni di strada, senza soldi e con pochi mezzi, s'inventarono gli Hakmeeting, l'HackIT italiano nei centrisociali - in ambienti di archeologia industriale-, e prima Ecn, poi Indymedia, Autistici/Inventati eccetera. L'attitudine all'innovazione, all'essere start-upper - senza fondi! senza una lira!-, la curiosità di "mettere le mani dentro la tecnologia", l'ammirazione verso gli smanettoni, ci hanno portato a scrivere libri, articoli, a creare piccole ditte individuali, cresciute sempre di più, o ad entrare in grandi gruppi in giro per il mondo. Con pochi soldi, ma tanta voglia di condividere in maniera orizzontale pensieri e codici liberi. Nessuno credeva che ce l'avremmo fatta, a volte abbiamo fallito, a volte ci siamo staccati dal gruppo. Senza giorni di ferie, a volte senza maternità, senza malattia. Eppure siamo ancora qui, con tante cose (a volte anche originali e non scontate) da dire. Sicuramente da raccontare ai nostri nipoti, perché - imho - nonostante i momenti durissimi, le tragedie (Napoli e Genova) e svolte dovute all'età e ai fisiologici cambiamenti generazionali - è stata una gran bell'avventura. Noi siamo partiti davvero dai sottoscala e dai garage delle periferie metropolitane di Torino, Milano, Genova, Roma, Napoli e... tutt'Italia. Senza welfare e senza mentori, ma start-upper inside ;)

L'Agenda Digitale del Trasforma Italia sarà anche una Moleskine Digitale, un'agendina in formato Mini, ma è un primo passo in un Paese arretrato, che è indietro a tutte le classifiche internazionali.

Iniziare, è già meglio che non essere-mai-partiti. Ora tocca a noi dimostrare che il PIL italiano può davvero crescere con l'ITC.

giovedì 4 ottobre 2012

Con Agenda digitale e Start up, l'Italia volta pagina

"Norme sulla crescita e sui controlli da parte della Corte dei conti sulle Regioni. Ineleggibili i sindaci spendaccioni. Misure per infrastrutture, servizi digitali e start-up".

Con Agenda digitale e Start up, l'Italia volta pagina e si svecchia d'un colpo. Non sarà la panacea, ma è un buon inizio.

Quando l'Italia sarà un Paese normale

...quando tutti pagheranno le tasse, e non sbraiteranno che è "delinquente" Equitalia, bensì è criminale chi evade o elude le imposte;

...quando i corrotti verranno tutti trattati come nel resto d'Europa o in USA, e non vezzeggiati o premiati, perfino eletti a cariche pubbliche;

...quando gli italiani capiranno che il Welfare è uno degli architravi della democrazia, a patto che non premi i "furbi" (evasori eccettera) e a patto che sia sostenuto da un'economia fiorente (e non da una tassazione molesta e asfissiante, che uccide l'economia e rende - alla fine - il Welfare insostenibile);

...quando gli italiani saranno consapevoli del fatto che il capitalismo non è di certo il migliore dei mondi possibili, ma l'economia sovietica era ben peggiore e la "terza via" è un'utopia mai trovata;

...quando gli italiani si renderanno conto che la meritocrazia premia i poveri-ma-bravi, mentre la peggiocrazia premia i ricchi-ma-stolti o i furbi-corrotti;

...quando gli italiani percepiranno "i favori e le raccomandazioni" a far carriera come un insulto alle loro capacità, al loro talento e alla fatica che hanno fatto per farcela da soli (il che dà molta più soddisfazione);

...quando  gli italiani capiranno che la Democrazia è meravigliosa, se non si truccano le Regole;

...quando gli italiani diranno che il merito va a braccetto con le "pari opportunità": per donne, stranieri e svantaggiati tutti;

...quando gli italiani capiranno che è normale che certe regioni si diano al turismo e ai servizi, per acquistare i beni prodotti da altre regioni, e non cedere sempre all'esterofilia per far dispetto al "campanile avverso";

...quando gli italiani capiranno che gli ultimi vent'anni sono stati pura follia. E se c'è oggi bisogno di una parentesi, un governo tecnico è una parentesi, è solo per impedire che finiscano nel baratro, non per aiutare presunti "poteri forti" (ché se sono forti non hanno bisogno di aiuti)

(M.C.)

mercoledì 3 ottobre 2012

...E la chiamano casta

Se mi cambiassero le "regole di ingaggio" solo nel momento in cui entro in partita, regole che mai sarebbero state sfiorate se io fossi rimasta in panchina, lontano dal campo, bè: qualche domanda me la porrei. Se poi la gente la chiama casta, non è perché fa antipolitica o perché il cuore batta per Matteo-iPhone5-Renzi. Ma la casta è lì, non scalabile e oligarchica, immobile e gerarchica, impietrita come una statua di sale.

Renzi: Perché ora?

Già, perché? Se Matteo Renzi ha l'appeal dell'iPhone5 o del Galaxy S III, la Casta si chiude a riccio per impedire al coraggioso fiorentino di vincere.

La casta è anti meritocratica per eccellenza: non è scalabile, non è contendibile, non premia chi non ne fa parte, è il più potente sistema di tecno-controllo esistente, dis-integra invece di integrare. Appunto, è una casta. Le oligarchie, tutte, mi irritano: se poi sono monopoli autoreferenziali od oligopoli da oligarchi, chiusi nella loro Fortezza Bastiani, non c'è storia...

Fonderà un suo partito/movimento per la Meritocrazia - Libero Mercato - la lotta alle Caste? Ora o mai più?

Senza tifare, vi chiedo: solo a me pare che il cambiare le “regole delle primarie” del PD giusto quando arriva a scompigliare i pronostici un qualsiasi Matteo-iPhone5-Renzi, sappia in fondo di Casta, di anti meritocrazia, di monopolio, di oligarchia, di partito non contendibile?

Volete vincere facile, eh?

Ma poi: Le Regole ad primariem del PD, sono o no la quintessenza del berelusconismo con le sue Leggi ad personam e ad aziendam?

Bersani: "Il Paese torni alla normalità". Torni, ma quando mai l'Italia è stata un paese nel solco delle democrazie europee???

Bersani avrebbe detto "Il Paese torni alla normalità" o qualcosa del genere. Solo una cosa mi chiedo: un appunto semantico. Torni??? Ma quando mai il Paese è stato normale, simile alla Germania od anche alla Francia?

20 anni di fascismo, patto di Yalta, decenni di DC, Stragi di Stato, Tangentopoli, Stragi di Mafia, 20 anni di berlusconismo, la fine della seconda repubblica nel Satyricon con le teste di maiale... "Torni alla normalità": tornare, ma quando mai?

Gentile Bersani, in un Paese Normale il partito che si candida a governare non dice che seguirà l'Agenda Monti, avendo come "ministro ombra dell'economia" Fassina, uno che Monti lo manderebbe a zappare, e non si alleerebbe con Nichi Vendola, uno che ha fatto opposizione a Monti su tutto. Il governo con dentro l'opposizione-di-governo, ha già creato abbastanbza Spread. O sta di qua o sta di là: o è di sinistra senza-se-e-ma o è liberista. Lo strabismo al potere? Già dato.

Così, giusto per dare un "senso a questa storia", o almeno alle parole ;)

Equitalia sì, e Tributi Italia no... il paese dei Cachi?

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martedì 2 ottobre 2012

Cassazione: La Diaz ha coperto l'Italia di discredito nel mondo

La Cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza sulla Diaz a Genova/G8 che ha decapitato i vertici della polizia. Dopo 11 anni, possiamo - finalmente - voltare pagina. A Bolzaneto e alla Diaz l'Italia ha vissuto una delle pagine più buie della sua Storia, una completa sospensione della Costituzione e dei Diritti umani.

Fattore D/ Le donne fondano, ogni anno, un numero di nuove imprese doppio rispetto agli uomini

Sulla crisi pesa un eccesso di testosterone. La ripresa dopo la recessione passa attraverso il Fattore D e la Womenomics. "Se le donne fondano, ogni anno, un numero di nuove imprese doppio rispetto agli uomini", qualcosa vorrà pur dire. Il Ceo Marissa Mayer, che ha partorito il suo bambino mentre continua a lavorare come CEO di Yahoo!, è la dimostrazione che le donne, se messe in condizione, sanno "conciliare" famiglia e lavoro. Con qualche salto mortale - ma senza i tripli carpiati di certi uomini per giustificare l'ingiustificabile!-, ma si può.

lunedì 1 ottobre 2012

Le 50 sfumature di Renzi

Non è bondage politico. Non è pruriginoso endorsement erotico. Né eretico. Ma le 50 sfumature di Matteo-iPhone5-Renzi non devono soffrire di "hubris praecox", come scrive Velardi. "Se vincerà le primarie, il risultato sarà enorme. (...) Se avrà voce in capitolo, nel 2013 lasci lì Monti e si dedichi a rifare l’Italia. In fondo, il nostro non deve far altro che prendere molto sul serio i roboanti moniti di D’Alema e Scalfari. Con Renzi si sfascerà il centrosinistra che abbiamo conosciuto, come sostiene Spezzaferro? Sarebbe una buona, anzi un’ottima notizia. Ci sarà una mutazione antropologica della sinistra, come teme il Fondatore? Non vedevamo l’ora, diranno tanti italiani normali". Se Renzi spazzasse via quei residui anti capitalisti che allignano nella base PD, farebbe la "rivoluzione liberale" che a nessuno era mai riuscita in Italia. E libererebbe enormi praterie per la "sinistra storica", cacciata dal PD, in cerca della sua Linke, rosso fuoco.