venerdì 27 aprile 2012

Magari è l'ora di osare. Vogliamo fare la fine dei Buddenbrook? SVEGLIA, ITALIA

Dopo il "sonno della ragione" che ha obnubilato le menti degli analisti economici italiani, folgorati sulla via della Bocconi (un'università sopravvalutata: il prossimo governo lo vogliamo di ingegneri del Politecnico e di fisici che conoscano le Leggi della Termodinamica!), finalmente Orazio Carabini scrive che "gli italiani si stanno accorgendo che la contropartita dei loro sacrifici non è detto che ci sia". Si materializza lo spettro della deriva greca, fatta di Stagnazione (ma noi temiamo una deflazione alla Giapponese o una più traumatica STAGFLAZIONE): insomma un lento, ma costante declino... Se non uno sconquasso finale.

Magari è l'ora di osare, scrive l'illustre editorialista. Noi lo scriviamo da due mesi. SVEGLIA ITALIA! La "cura da cavallo di sacrifici", se non è accompagnata da misure audaci (un taglio drastico delle spese seguito da un investimento nelle infrastrutture eccetera: una politica economica aggressiva che faccia "piazza pulita" dei diritti acquisiti di chi ha pensioni e stipendi d'oro nel Pubblico settore che erodono la ricchezza del paese...), ci porterà sulla via della decadenza.

Vogliamo fare la fine dei Buddenbrook? No, grazie. RISTRUTTURARE è un dovere verso i nostri figli e nipoti. La cura sarà dura, ma chi ristruttura, può rilanciarsi. Chi si vota al declino, lentamente muore.

giovedì 26 aprile 2012

Pensioni d'oro e pensioni da fame

Secondo l'ISTAT 2,4 milioni di italiani ricevono assegni previdenziali inferiori ai 500 euro. Metà delle donne non raggiunge i mille euro. Pensioni da fame. Mentre le pensioni d'oro, sebbene siano relativamente poco, rappresentano uno schiaffo alla società. Se non si possono tagliare del 30%, lo Stato dovrebbe almeno pagarne solo la metà in euro; il resto in BOT e Btp ventennali. Un segnale, demagoco o pulista, che però ci starebbe bene. Un segnale di cambiamento agli italiani che soffrono la crisi. Un segnale a quell'Italia che vive - ed è sempre vissuta - alle spalle di 60 milioni di italiani.

venerdì 20 aprile 2012

Il Trojan e la Backdoor

Un fantasma si aggira per l’Europa… Ah se Marx fosse vivo! Ricapitoliamo. Ho grandissimo rispetto per i libertari, quelli che l’Italia ha sempre disprezzato (ne so qualcosa), e soprattutto per i ragazzini che scendono in politica forti solo delle loro idee, e non degli apparati, del familismo amorale – delle “conoscenze giuste”. Insomma, quelli che non hanno a che fare con il marcio italiano che emerge da ogni inchiesta: a nostra insaputa.

Questi ragazzi hanno coraggio, perché per mettersi contro i Poteri – tutti- ci vuole fegato. E pur concordando che la svolta destra di certe recenti invettive di Grillo, per altro – odiosamente – strumentali (sullo Ius soli, per conquistare i voti leghisti in libera uscita…), ricordiamoci anche altri fatti: Grillo fu tra i primi a svelare l’Affaire Telecom. Altro che marcio in Danimarca: chiedete a Massimo Mucchetti, un giornalista serio. Negare la realtà, non aiuta il Piddì, in evidente difficoltà, perché circondato da Yes-men e non da Teste Pensanti come Civati che ragionano con la loro testa.

Questi ragazzi del M5S fanno politica, e la fanno con il cuore e con la testa: chiamarli “anti poltica” da chi viene dalla politique-politicienne, il peggiore partitismo italiano (cito i gloriosi Radicali) , è un insulto a chi ama la vera Politica (da Polis, ma non voglio farvi lezioncine da ginnasiali).
Fatta questa premessa (ho grande interesse per i temi del M5S e soprattutto per l’Agenda Digitale del movimento: che contiene spunti geniali, come osservano anche i ragazzi di NoiseFromAmerika), vi dico: ragazzi, state con gli occhi aperti.

Che cosa temo, in cuor mio? Ve lo dico senza mezzi termini: io temo che se l’Italia andasse in Default e uscisse dall’euro, non farebbe la fine dell’Argentina – come dicono i ragazzi dei centrisociali di oggi. Io temo che questi ragazzi, animati dalle più nobili intenzioni, possano diventare come “l’esercito di innamorati” di Rosa Luxembourg. Un movimento che venne travolto dal nazismo, in un’epoca che assomiglia alla nostra: crisi del ‘29 – licenziamenti a go-go – iperinflazione (noi invece rischiamo la deflazione…) – caos sociale – la borghesia per paura, e per odio verso anarchia/marxismo- si trincera nel nazionalsocialismo. Se hai conoscenze IT, io temo il Trojan e la Backdoor.

Mi auguro di sbagliarmi. Forse sono troppo influenzata dalla mia ultima esperienza politica, finita nel tritacarne di Genova/G8, a vedere ragazzini partiti con le telecamerine e il sorriso sincero, lo spirito democratico, e tornati, a casa, dopo 3 giorni, sfregiati dalle torture e dalla Violenza di Stato. Quindi, può darsi che i miei timori siano eccessivi, e stravolti da ciò che per me rimane una ferita aperta e sanguinante: Diaz e Bolzaneto. Ad ogni modo, vi prego di tenere gli occhi aperti (come tutti!).

Il "successo (di Grillo) è in grandissima parte frutto delle colpe degli altri (e il partito di Bersani è in prima fila)” scrive Eduardo sul blog di Piovono Rane.  Il pensiero di Eduardo è in sintesi quello espresso anche oggi nell’editoriale del direttore de l’Espresso Manfellotto. Grillo vince se i politici di professione continueranno a difendere la Casta, senza se e senza ma. Non è con le lezioncine di Luttwak o l’anarco-capitalismo di Giannino che si contrasta Grillo, bensì con i FATTI e le prove di democrazia. Se la Casta seguisse i consigli di G.A Stella, nessuno la chiamerebbe casta. Se la Politica recepisse le migliori lezioni del M5S, in tre mesi, il vento anticasta svanirebbe… E anzi il PD, se eleggesse Civati a segretario, tradurrebbe il “meglio del M5S”. Perché lì dentro c’è del “buono”. Eccome, se c’è.

Anche se però, ripeto, io temo il Trojan e la Backdoor…

Il Whorefare di Burlesquoni

Il Welfare è finito ma c'è il Whorefare, il walfare nell'era dei Bordelli: "Mantengo queste ragazze perché hanno avuto la vita rovinata da questo processo”. "Sì, sto mantenendo tutte le ragazze che si sono viste rovinate dalla Procura”. L’ex premier ha sottolineato che hanno perso il lavoro, “hanno perso il fidanzato e forse non lo troveranno più” e fatto notare come in alcuni casi i genitori delle giovani “hanno chiuso il loro esercizio commerciale”. L’ex premier ha spiegato che una trentina di ragazze si sono vista la vita “rovinata” dal processo in quanto hanno avuto “come unico torto accettare un invito a cena da me”.

Ma il meglio è questo: ad Arcore (che noi chiamammo (H)ar(d)core) si tenevano gare di burlesque. Chiamatelo #burlesquoni ;)

"Per loro natura sono esibizioniste". Forse per lui è più elegante dire che le donne sono "esibizioniste"; ma secondo Stella del Blog di Piovono Rane in fondo avrebbe voluto dire "son tutte troie".

Diciamolo: è un battutaro. Uno Statista, no, ma una sagoma eccome. Scommettiamo che domani i goiornali tornano a vendere?

giovedì 19 aprile 2012

Cosa ci chiedono i cinesi? Di abbassare la cresta...

I cinesi ci chiedono due cose: il ridimensionamento del tenore di vita dei cittadini e la riforma del mercato del lavoro. Perché chi vuole fare la sua Foxconn in Italia possa farlo liberamente. Vuole lavorare 60 ore settimanali? Affari suoi: sarà il benvenuto. Negozi aperti a tutte le ore, come a New York. La Cina è vicina!

Sogno un partito basato sull'empatia: “salda comunanza” (Martha Nussbaum) che esalta le facoltà tipicamente umane di scelta e di socialità

"Siamo stufi di leader narcisi e non vogliamo semplicemente affidarci a figure carismatiche, incoraggiate al massimo dalla moderna personalizzazione della politica. Non sopportiamo il protagonismo sfrenato e l’auto-compiacimento senza fine. Se il nuovo soggetto politico venisse concepito come veicolo per una leadership che si presenta in questo modo, avrebbe poca possibilità di crescere e fiorire.

Le passioni non esistono però solo per essere governate. Una seconda riflessione invita al superamento della classica contrapposizione tra ragione e emozioni, la prima vista come positiva e civilizzante, le seconde giudicate negative e primitive. Certe emozioni e i comportamenti sociali che ne derivano costituiscono invece una risorsa preziosissima per la sfera pubblica politica: la compassione e la gioia, l’amore e la speranza, la generosità e il rispetto per gli altri. Non cerchiamo una nuova sfera politica di auto-abnegazione e di sacrificio, in cui l’individuo si annulli a servizio della causa comune. Cerchiamo invece l’autorealizzazione individuale in un contesto collettivo radicalmente nuovo, all’insegna dell’eguaglianza. Sarebbe interessante sperimentare di più il sentimento dell’empatia, cioè la capacità di mettersi nei panni dell’altra/o, in termini non solo personali ma politici, praticando quella “salda comunanza” (Martha Nussbaum) che esalta le facoltà tipicamente umane di scelta e di socialità".

Questo è un Manifesto di un Partito che potrebbe piacerci.

Stop the traffik

Il video "Girls going wild in red light district", girato nel quartiere a luci rosse di Amsterdam, è stato cliccato da oltre 700.000 utenti su Youtube.Fa parte della campagna: Stop the traffik. Contro lo sfruttamento delle donne in Europa.

Chi ha ucciso il pensiero di J. M. Keynes?

L'Italia ha reso il pensiero di Keynes, fuori legge. La politica economica che trascinò gli USA e il mondo fuori dal tunnel della Grande Depressione del '29, in Italia è vietata. Per legge. Suicidio economico per l'Europa? Lo dice solo Paul Krugman, ma i nostri economisti diranno che "va tutto bene mister Monti".

Almeno se tagliasse le spese, invece di ricordarci quanti si sono suicidati in Grecia.

mercoledì 18 aprile 2012

Manca l'ideona? Tagliare le spese, lo sarebbe

Gentili Monti e Passera, l'ideona esiste: taglio drastico delle spese pubbliche. A iniziare dai maxi stipendi e pensioni. Tagliate la spesa pubblica di un quarto, passando da 800 a 600 miliardi di euro, e investite nella crescita e nel taglio delle tasse, nell'Agenda Digitale e nell'innovazione. E vederete il PIL decollare...

Se invece continuate in questa Quaresima e Austerity fiscale, ucciderete gli italiani. Di noia.

La Ducati diventa tedesca

Un altro pezzo di Made in Italy in fuga dall'Italia. La Ducati, la moto di Valentino Rossi, diventa tedesca: acquisita dalla Audi. Dopo la Parmalat (passata ai francesi di Lactalis), Brioni, Fendi, Bulgari, e il gruppo Ferretti, massimo produttore mondiale di yacht di lusso, come pure Edison...

L'Italia è in declino perché non ha memoria

L'Italia ha assolto tutti i mandanti e quasi tutta la manovalanza delle Stragi di Stato. L'Italia dimentica tutto e perdona tutti. L'Italia celebra i morti ammazzati (vedi Ambrosoli) umiliandone la memoria (non invitando Umberto Ambrosoli, il figlio, alla commemorazione). "Anosognosia è la condizione di chi soffre un male ma ne nega l'esistenza: è la patologia delle nostre teste senza memoria". L'Italia ha dimenticato che la ricostruzione è avvenuta grazie al debito pubblico e al Deficit di bilancio. Ora ha cambiato l'articolo 81.

"Viene infine la dimenticanza pura, che dissolve come in un acido persone italiane eccelse. Tina Anselmi è un esempio. Gli italiani sanno qualcosa della straordinaria donna che guidò la commissione parlamentare sulla P2? È come fosse già morta, ed è commovente che alcuni amici la ricordino. Tra essi Anna Vinci, autrice di un libro di Chiarelettere sulla P2. Con Giuseppe Amari, la scrittrice ha appena pubblicato Le notti della democrazia, in cui la tenacia di Tina è paragonata a quella di Aung San Suu Kyi. Altro esempio: Federico Caffè, fautore solitario di un'economia alternativa ai trionfi liberisti, di rado nominato. Un mattino, il 15-4-87, si tolse di mezzo, scomparve come il fisico Majorana nel '38" scrive oggi Barbara Spinelli.

L'Italia smemorata è in declino operché non vuole ricordare.

martedì 17 aprile 2012

Crowdsourcing per cervelli in fuga

Il crowdsourcing vale quasi 400 milioni di dollari, ha un tasso d'incremento del 100 per cento ogni anno eriguarda oltre sei milioni di lavoratori su scala globale.

Tra il 1990 e il 1998 il numero degli emigrati è quadruplicato: soltanto i laureati che hanno lasciato l'Italia, sarebbero tremila l'anno. In termini di brevetti persi, si parla di miliardi di euro.

I ventidue addetti scientifici in servizio presso le ambasciate e i consolati, che finora si limitavano a veicolare al mondo scientifico italiano le informazione raccolte all'estero attraverso la rete del RISet, estenderanno queste informazioni al network Extender che mette insieme le imprese che cercano opportunità di business all'estero.

Il crowdsourcing salverà l'Italia?
L'esperimento è affascinante: laboratorio Italia 2.0. Why not?

lunedì 16 aprile 2012

Perché no?

Ricevo e copio: "Care amiche e amici,

in questi ultimi anni la nostra associazione si è sostenuta del tutto autonomamente e ciò è stato possibile grazie alle quote associative e soprattutto grazie al vostro 5 per mille.

Anche quest'anno potete aiutarci senza spendere un soldo. Fate la scelta del 5 per mille e indicate la "Libera Università delle Donne APS": scrivendo il codice fiscale
97059220158


Se ci conoscete direttamente e avete partecipato alle nostre iniziative sapete perché vale la pena farlo. Se ci conoscete attraverso il sito www.universitadelledonne.it e FaceBook potete in questo modo contribuire a tenerlo vivo.

Austerity fiscale. La via più breve per la DEFLAZIONE

L’Austerity fiscale del governo è suicida. Lo afferma anche Richard Koo, numero uno di Nomura. Ora, Koo suggerisce di fare Deficit spending, cosa che io invece non farei visto che l’Italia è in panne da decenni (meglio forse la “ricetta Turani”: tagliarele spese di almeno un quarto, e investire parte di questi risparmi nella crescita!). Ma l’Austerity fiscale è altrettanto assurda: porta alla “recessione patrimoniale”, dunque alla DEFLAZIONE. E forse, peggio, alla stagflazione, ciò che ucciderebbe l'Italia. Rischiamo un decennio nero come il Giappone degli anni ’90… Che dopo il decennio 2000-2010 a PIL sotto-i-tacchi, sarebbe la “resa”. Surrender, Italian Style, come teme il Wall Street Journal? Complimenti ai bocconiani!

sabato 14 aprile 2012

Tutti assolti

Nessuno ha massacrato i ragazzi alla Diaz e a Bolzaneto.

Nessuno ha spinto Pinelli da una finestra della Questura di Milano.

Nessuno ha ucciso il commissario Calabresi.

Nessuno ha compiuto le Stragi di Stato.

Nessuno ha violentato le ragazze dei brigatisti rossi.

Nessuno ha torturato in carcere negli anni di piombo.

Nessuno ha messo la bomba in Piazza della Loggia, a Brescia.

Tutti assolti.

NO JUSTICE, NO PEACE!

venerdì 13 aprile 2012

FATE PRESTO! Tagliate di un quarto la spesa pubblica. A partire dall'abolizione delle province

FATE PRESTO! Tagliate di un quarto la spesa pubblica: deve passare da 800 miliardi a 600 miliardi. Meno 200 miliardi di euro in sei mesi. A partire dall'abolizione delle province. Cin i risparmi, solo due cose: 1. rilanciare l'economia; 2. abbassare il Debito. Va aumentato il PIL, in crollo, e va subito ridotto il debito.

Altrimenti? Faremo lo sciopero-dei-consumi: niente shopping. E se arriva il Default, fatevi un esame di coscienza. Se iniziassero Prodi, Ciampi e Amato a ridursi le pensioni (5mila al mese a testa sarebbero sufficienti), potremo proprli al Nobel per l'Economia o per la Pace: se darete il buon esempio, ve ne saremo grati.

giovedì 12 aprile 2012

Andy Xie: L'Italia non sta affrontando la crisi. La FIOM accetterebbe Foxconn a Mirafiori?

La Cina spara a zero sul Riformismo (all'acqua di rose) di Mario Monti. Non che Monti abbia finora lavorato male. Ma l'Italia ha bisogno di una "tabula rasa" secondo i cinesi: deve diventare una Foxconn con orari di lavoro flessibili, e senza il tarlo di massimizzare gli stipendi. Afferma Andy Xie: "L'economia (n.d.r. italiana) potrebbe crescere del 20-30% rispetto alle sue dimensioni attuali. Il debito pubblico italiano oggi è pari al 120% del Pil. Un incremento dell'efficienza permetterebbe di ripagarlo interamente in meno di dieci anni. L'inefficienza autoinflitta è sicuramente il più importante fattore all'origine della crisi italiana".

Foxconn potrebbe aprire al posto di Mirafiori? "Le politiche europee che limitano le ore di lavoro equiparano gli esseri umani a specie a rischio come i panda. A ben vedere, molti europei sembrano comportarsi come questi animali, dal momento che considerano i privilegi alla stregua di diritti".

Il consiglio di Mario Draghi? Rinunciare al Welfare State, ritenuto dai neoliberisti un ferrovecchio del novecento. E poi: snellire il peso dello Stato, aggredire la spesa pub­blica, tagliare le aliquote fiscali e rivoltare come un calzino la produzione. Ecco qui la ricetta: rendere l'Italia più China-friendly: libera volpe in libero pollaio.

Contro Rosy Mauro si è scatenata la "caccia alle Streghe"

Vorrebbero bruciarla viva. Donna e "terrona", oggi Rosy Mauro è il capro espiatorio perfetto. Per carità: lungi da me difendere Rosy Mauro, la cui inadeguatezza al ruolo di Vice presidente del Senato era sotto gli occhi di tutti da mesi. Al voto della Riforma Gelmini creò solo caos, mettendo le istituzioni in fibrillazione. Però, quella scatenata contro Rosy Mauro, è una caccia alle streghe. Intollerabile. Flavia Perina sul Blog del Corriere.it spiega: "Ma la caccia alla strega che il suo stesso partito ha avviato contro di lei mi ha stupito. Negativamente. E la ritengo l’ennesima dimostrazione del maschilismo della politica italiana".
M.C.

800 miliardi di spesa pubblica e 70 miliardi di interessi sul debito. All'anno. Le forbici, dove sono, Mister Monti?

Il ministro Giarda è alle prese con la Spending Review: le forbici del compianto Tommaso Padoa-Schioppa sono inforcate dalle mani del governo Monti, che però finora si è distinto per tartassare gli italiani a livelli svedesi (con servizi a livelli greco-portoghesi: salvo solo certi ospedali e la scuola pubblica, a livelli nordici - esclusa l'Università, in bassa classifica Ocse).

800 miliardi di spesa pubblica e 70 miliardi di interessi sul debito. All'anno.

Questo è quanto spende l'Italia ogni anno, se non scoppia una guerra mondiale o un'epidemia di SARS (tocchiamo ferro: non siamo catastrofiste).

Bene. Anzi no, male.

Che fare?

Tagliare gli sprechi: ma non licenziando i dipendenti. Ma eliminando i FALSI DIRIGENTI della PA. Ma vi pare possibile che la RAI, che ha il doppio dei dipendenti Mediaset, credo che abbia una percentuale di dirigenti maschi che solo il Politburo cinese possiede (ma la Cina, fino a un anno fa, correva a due cifre, mica e’ l’Italia da PIL-sotto-zero da 10 anni, e da PIL-stentarello da 20 anni)?

Per non parlare di Equitalia, i cui dirigenti ad alto stipendio sono stati salvati proprio dal governo Monti, come ha rivelato Il Fatto Quotidiano.

Eh no, basta. Finiamola di rendere tutti dirigenti. Perché così la barca affonda.

E sui 70 miliardi di interessi sul debito, c'è nulla da fare oltre a tenere basso lo Spread (cosa non banale, visto che cresce anche per motivi esogeni e non solo endogeni)?

Esiste la "soluzione giapponese", un paese che ha il Debito più alto al mondo, ma tutto interno. Si potrebbero congelare (mettere in stand-by) gli interessi degli investitori italiani (se sono banche, rimborserei solo quelle che dimostrino di fare le banche… e non le banche-d’-affari, quelle investano in Facebook, mica in BOT), pagando gli interessi solo agli stakeholder stranieri.

Congelare fino a quando? Fino a quando non sarà tagliata la spesa da 800 miliardi di euro annui: una sforbiciata non sulla povera gente, ma sui dirigenti! E fino a quando il PIL italiano non torni a crescere al 2,5-3% annui, per almeno un quinquennio consecutivo.

Come tornare a crscere a questi ritmi? Con il decreto Digitalia: Agenda Digitale, anda larga, e-commerce e Start-up. Forza, questa è l'era di Facebook e dell'IT. O no?

E poi, al posto di Martone e di altri ministri, chiamerei i "ragazzi" di NoiseFromAmerika: mi paiono più svegli, ad occhio.

mercoledì 11 aprile 2012

Perché l'inflazione potrebbe far quadrare i conti

"Se, dato un certo rapporto Debito/PIL (D/PIL), arriva inflazione, il PIL nominale cresce mentre il valore nominale del debito ESISTENTE non cresce. Crescono (se si aggiustano rapidamente) i tassi nominali d'interesse che si pagano sul medesimo. Se si ha molto D "a lunga" con tassi nominali fissi, l'inflazione è una maniera rapida per far "sparire" il debito, svalutandolo di fatto. Ovviamente, se il debito è tutto a breve i tassi nominali si aggiustano e non cambia nulla, o fa anche peggio.

Se, sempre per un dato D/PIL, arriva deflazione, allora sono c...i amari. Il tasso nominale è difficile che scenda sotto zero, sembra. Il PIL nominale, invece, decresce, quindi il rapporto D/PIL aumenta da solo! Ossia, il valore nominale del debito rimane fisso, mentre il valore nominale del PIL cala (per effetto deflazione). Quindi diventa sempre più complicato, in termini reali, servire il debito o ripagarlo. La deflazione è una bestia pericolosa per paesi molto indebitati"

(Dal commento di Michele Boldrin di NFA)

Vedrete che l'inflazione è la via d'uscita che il governo cerca per far quadrare i conti.


E per chi racconta la bufala di Craxi e la disinflazione? bé: rileggetevi la storia. La disinflazione, comune a tutti i paesi industrializzati, fu dovuta a una decisione della FED di Volcker. L'inflazione la portarono sotto controllo i banchieri centrali, da Volcker a Ciampi, con l'aiuto della globalizzazione. Craxi non ebbe alcun merito. Anzi: " i governi dell'era Craxi fecero fu di usare la disinflazione per aumentare la spesa pubblica in termini reali, invece di ridurla in termini nominali come la situazione avrebbe richiesto. In altri termini: visto che il valore reale del debito pubblico non era piu' eroso dall'inflazione, non ridurre il deficit di bilancio porto' a un'esplosione del rapporto debito/PIL".

Consigliamo al governo Monti ciò che il maestro Yoda disse a Luke Skywalker

Dal governo "Amato del 1992 sino all'ultimo Amato, quello del 2000, tutti i governi altro non hanno fatto che tassare gli italiani per mantenere l'equilibrio sociale e di potere esistente. Ed è questo che ci ha fregato e continua a fregarci" scrive NoiseFromAmerika.

"Siamo tutti consapevoli che questo parlamento e le poche decine di migliaia di persone che in Italia dirigono l’apparato dello stato (dai comuni ai ministeri, dalle aziende pubbliche alle fondazioni bancarie ai monopoli dei servizi) non intendono perdere potere e privilegi".

"E qui torniamo al punto di partenza: il declino italiano si arresta ed inverte solo con un radicale big bang riformista".

Bisogna "far saltare i rapporti di potere in essere nel nostro paese sin dal ventennio fascista." Bisogna "scompigliare la composizione delle elites italiane, ridefinendo le alleanze sociali che le originano e che esse perpetuano attraverso l’intervento statale". È l'ora di "mettere in discussione il potere ed i privilegi di questa classe politica e delle poche decine di migliaia di “burocrati” che con essa gestiscono il potere economico e politico in Italia".

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Consigliamo al governo Monti ciò che il maestro Yoda disse a Luke Skywalker: ''Do. Or do not. There is no try''. Forza, dateci un taglio!

Le (R)esistenti

L'Aquila sembra Pompei, scrive Barbara Spinelli: una città congelata in quell'ora e minuto della notte di pochi anni fa in cui il terremoto l'ha scossa alle fondamenta, lacerata e sbriciolata, consegnandola alla storia come una città-morta. Ma a L'Aquila le donne resistono e si ostinano a riportare la vita in città. Dopo il "popolo della carriole", ecco il movimento delle coraggiose (R)esistenti. Donne, abruzzesi, forti e fragili, ma pronte a ricominciare, con testardaggine e sorrisi. Per far rivivere L'Aquila, oltre il terremoto.
Perché noi quella notte, non ridevamo...

La Bolla della Vita Quotidiana

"Negli Stati uniti sta maturando da tempo una bolla delle borse di studio, che equivale più o meno alla metà del volume dei mutui subprime: in quel caso il diritto all’insolvenza va senz’altro esercitato dagli studenti e dalle loro famiglie per distinguere il debito illegittimo da quello legittimo. Ma non lo affiderei agli Stati, né alla loro velleità di ritrovare per questa via la sovranità nazionale perduta" spiega Christian Marrazzi, economista di sinistra.

Quello che sta esplodendo è la Bolla della Vita Quotidiana. Ecco perché le persone si suicidano sul posto di lavoro o in luoghi-simbolo, per mettere a nudo la psicopatologia della vita quotidiana: "È significativo che quasi tutti si immolino in piazza o nei posti di lavoro, lasciando lettere-testamenti che dicono l'indicibile scelta" scrive Barbara Spinelli. "La Cgia, Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre, annuncia che nel 2008-2010 i suicidi sono cresciuti del 24,6%: sono usciti dal mondo imprenditori, lavoratori dipendenti, pensionati. Nel 2008 i suicidi economici sono 150, nel 2010 sono 187".

"I suicidi in Grecia o Italia sono una ribellione contro il fatalismo di questa definizione - genio - che vede nel capitalismo una forza di natura, contro cui nulla si può se non cader fuori dalla giostra impazzita".

Che fare? "La rivolta è la risposta, l'unica forse, al suicidio (il paese "si salva al piano terra", dice Erri De Luca). Quando è positiva, la rivolta tende a reintrodurre il senso della legge lì dove s'è insediata l'anomia".

Piazza Fontana: strage di Stato per mano fascista. Ecco perché morirono 18 persone

Piazza Fontana, conoscete la Storia? Piazza Fontana fu una strage di Stato per mano fascista. 18 morti senza giustizia. Ecco i punti salienti di La Storia Siamo Noi su Piazza Fontana, Rai3 (Sintesi su Facebook di F.V.).

  1. La Strage di Piazza Fontana doveva portare ad una torsione anti-movimento, di destra, per bloccare il '68 studentesco e il '69 operaio.
  2. Nel 1996 vengono trovati scatoloni dei servizi segreti, Ufficio Affari Riservati, che dimostrano il rapporto diretto tra fascisti Stato.
  3. 2000, Paolo Emilio Taviani ammette durante il processo per Piazza Fontana che a Roma il Governo sapeva cosa sarebbe successo a Milano
  4. La strategia è già delineata nel '65 negli atti del convegno dell'Istituto Polio, espressione dello Stato Maggiore dell'Esercito Italiano.
  5. 1979 dopo i magistrati di Catanzaro condannano per la strage di Piazza Fontana i fascisti Freda e Ventura e l'uomo dei servizi Giannettini
  6. Nel dicembre 69 alla riunione organizzativa che porterà alla strage di Piazza Fontana forse partecipa Pino Rauti. Chi lo scagiona? Gianni Letta.

martedì 10 aprile 2012

O l'inflazione o un taglio del 20% agli stipendi della PA

Lo spread si avvia di nuovo ai 400. Come volevasi dimostrare, l'Art.18 era acqua fresca. Una goccia nel mare. Un nulla, inadeguato a spegnere l'incendio. Per uscire dalla Crisi dei Debiti Sovrani, servirà o una fiammata inflazionistica o, al contrario, un taglio del 20% agli stipendi della PA. E del 40% ai mega manager pubblici. La ricetta Reaganiana (meno Stato!) o la ricetta Keynesiana (più Stato).

Il mondo uscì dalla crisi del '29 con l'inflazione galoppante e, soprattutto, con una devastante guerra mondiale.

Non esistono altre ricette se volete salvare il "Capitalismo"...

mercoledì 4 aprile 2012

Persone a carico? A mia insaputa: Montecitorio!

(Credit: STREGHETTA)

Scriviamolo nella Dichiarazione dei redditi. È una spesa che non ci faranno scaricare, ma il TEA PARTY degli italiani deve essere chiaro e tondo: basta CASTA!

A mia insaputa

A mia insaputa: Scajola, Bossi, Tremonti...

A mia insaputa: il debito pubblico è cresciuto di un terzo con l'ingresso nell'Euro

A mia insaputa: la recessione farà impennare il rapporto Debito/PIL oltre il 120%?

A mia insaputa. Una Repubblica, fondata, a sua insaputa, sul lavoro, ma che muore di disoccupazione.

A mia insaputa, vorrei morire tedesca o danese!

martedì 3 aprile 2012

La sineddoche: l'Art.18 significa democrazia. E Mario Monti si rilegga Adam Smith, il moralizzatore oltreché l'economista

Perché al governo Monti è tanto inviso l'Art.18? Perché è una sineddoche come quando indicate la vela e parlate di barca. Nell'Art.18 il governo vede gli "anni '70" e tutto quel che vorrebbe cancellare dall'Italia di oggi. Ma che cosa c'è che non va nel governo Monti? "Forse vale la pena rileggere Smith il moralizzatore, oltre che l'economista: l'avversario di tutti coloro che "inebriati dalla bellezza immaginaria di sistemi ideali" si lasciano ingannare dai loro stessi sofismi, e alla società chiedono troppo, non ottenendo nulla". Un'immensa Barbara Spinelli, su La Repubblica.

Terza parte: Perché le multinazionali straniere non investono in Italia

Sergio Rizzo sul Corriere offre altri due spunti:

1) Trasporti lentissimi; sistema ferroviario inefficente;
2) Digital and Bandwith Divide: Internet lento e a volte manca;
3) lunga durata dei processi;
4) corruzione: dal 2001 al 2010 l'Italia ha perso 38 posizioni nella graduatoria Transparency;
5) mafia.

Ecco perché pochi vogliono investire in Italia...

Il silenzio dei 12mila innocenti. la soluzione? Il WEB!

La CGIA di Mestre ha riportato che 12mila imprese sono fallite. Puf, evaporate. Cancellando 100mila posti di lavoro. Che fare?

1) Bisogna creare reti d'impresa §(come consiglia Dario Di Vico);

2) Bisogna investire nell'online e nel digitale (Top ranking sui motori di ricerca - Viral marketing sui Social media - Apps nel Mobile)

Chi investe nell'Economia Digitale, supera il divario digitale e culturale, cresce e non sente crisi.

SU PIAZZA FONTANA CHIEDIAMO SOLO VERITÀ E GIUSTIZIA. No justice, no peace?

Grazie ad Adriano Sofri per il doveroso instant-book 43 anni. Grazie a Ezio Mauro per un editoriale di cui l'Italia aveva un gran bisogno: "Quel romanzo e la ferita aperta nel Paese".

Piazza Fontana non è solo una tragedia di vittime in carne ed ossa (da Pinelli a Calabresi, dai morti e feriti alla Banca dell'Agricoltura). Piazza Fontana è un simbolo, e come ogni simbolo è potente e deflagrante più di quella maledetta bomba, che inaugurò le Stragi di Stato: una scia di sangue che dal 1969 al 1980 contò 12.690 attentati, con 362 morti e 4490 feriti.Una "strategia della tensione" di fronte a cui lo Stato volle essere "muto, cieco, sordo e colpevole - come denunciò Giuseppe D'Avanzo.

Ecco, nel 2012 è assurdo e mostruoso romanzare la verità di fronte a una strage, di cui sappiamo quasi tutto, ma i cui colpevoli non hanno mai pagato nulla. "La mancanza di una Verità definitiva non può permetterci di annullare le verità che faticosamente sono state accertate in questi anni. E la vergogna di una verità giudiziaria che non c'è, non autorizza a spacciare per verità ricostruzioni di fantasia, a meno che vengano presentate come tali: romanzi, appunto. Se non fosse che siamo tutti troppo in credito di verità per accontentarci di un romanzo su una tragedia italiana che non riesce a finire proprio per l'incapacità del nostro Stato di indicare alle vittime e a se stesso le colpe e le responsabilità" conclude Ezio Mario.

La verità, vi prego, sulle stragi.
No justice, no peace... Vuole l'Italia voltare pagina e recuperare quello "Spread etico" che fa male come gli altri Spread?
M.C.

lunedì 2 aprile 2012

Seconda parte: Falso in bilancio e Anti corruzione sono priorità

"Il capo economista dell’Ocse Pier Carlo Padoan avverte che il vero freno all’ingresso degli investitori stranieri in Italia è la corruzione, non certo la rigidità del mercato del lavoro. Nonostante questo monito autorevole, proveniente da un organismo sovranazionale, la riscrittura dell’articolo 18 e l’abolizione dell’obbligo di reintegro nel caso di licenziamenti «per motivi oggettivi o economici» vengono considerate priorità assolute da Monti e Fornero. Con una definizione così «lasca» del diritto a licenziare da parte delle imprese, basterà esibire al giudice un bilancio in rosso per mandare a casa un po’ di lavoratori" Massimo Giannini, Affari & Finanza (La Repubblica)

Va ripristinato il Falso in bilancio e serve un decreto Anti corruzione.